Situazione: Il vortice polare è ancora troppo per consentire alle perturbazioni atlantiche di raggiungere le nostre latitudini e l'anticiclone ne approfitta per portare stabilità ma anche ristagno dell'aria e nebbie. Deboli infiltrazioni umide nel corso dei prossimi giorni non faranno una grande differenza limitandosi a portare qualche disturbo solo locale. Intorno alla metà del mese o immediatamente dopo i modelli vedono un progressivo indebolimento del vortice polare con una maggiore ondulazione del flusso perturbato. Un primo tentativo di demolire lo scudo anticiclonico arriverà quindi dall'Atlantico ma la sua influenza potrebbe essere ancora marginale per una buona parte della Penisola.
Per un cambiamento più sostanziale si potrebbe dover aspettare fino alla fine della seconda decade di gennaio con tutte le incognite del caso. Per il periodo 18-20 i modelli identificano infatti una maggiore influenza della depressione scandinava con una propensione delle perturbazioni ad essa associate di raggiungere l'Europa centro meridionale e l'area mediterranea. Questa condizione sarà fortemente influenzata dall'energia del vortice polare, più il vortice polare sarà debole, maggiore sarà la probabilità di assistere all'arrivo di perturbazioni dal nord Europa con il ritorno ad una fase più schiettamente invernale caratterizzata da pioggia, neve e temperature in calo. Seguite sempre tutti i nostri aggiornamenti.