Pochi giorni fa la notizia della neve sui cammelli in Arabia Saudita ha fatto il giro del mondo almeno quanto la fioritura anticipata di Peschi, meli e dei mandorli nonché delle rose in Inghilterra. Ma non era ancora finita, dopo le temperature anomale finite sottozero sono arrivate anche le piogge alluvionali e gran parte dell'Oman è finita sott'acqua. Le immagini e i video sono davvero shoccanti, zone abituate ad una precipitazione globale di poche centinaia di millimetri l'anno hanno visto scaricarsi quantitativi di pioggia di 200-300mm in meno di 24 ore. La mancanza di vegetazione poi ha favorito il dilavare dell'acqua e aree desertiche si sono trasformate in laghi e fiumi.

Va detto che questa anomalia climatica è strettamente collegata alla circolazione atmosferica che ha determinato lo stato di siccità e di temperature estreme dell'Australia. Fa tutto parte di uno scompenso che ha la medesima causa e va avanti da diversi mesi.

Non è la prima volta infatti che accade, piogge alluvionali e allagamenti avevano già interessato la regione poco più di un mese fa, l'8 dicembre 2019 e precedentemente ancora in autunno e prima ancora in primavera a maggio con numerose vittime, almeno 13. Non si tratta quindi di un caso eccezionale ma di un trend vero e proprio che ha caratterizzato l'intero 2019 e questo inizio del 2020.

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