PALERMO (ITALPRESS) – Sono servite oltre due ore di riunione all’Assemblea Regionale Siciliana e la presenza della vicepresidente del gruppo al Senato Licia Ronzulli, ma almeno sulla corsa a Palazzo delle Aquile Forza Italia ha trovato compattezza, indicando il nome di Francesco Cascio per la candidatura a sindaco di Palermo. Restano invece forti le divisioni sulle elezioni regionali tra chi appoggia la ricandidatura di Nello Musumeci e chi no.
Il senatore Renato Schifani esprime soddisfazione per l’individuazione di un profilo in grado di mettere d’accordo tutto il partito per il capoluogo siciliano: “Il mio impegno perchè Forza Italia fosse presente sul tavolo nazionale con un candidato sindaco di Palermo è stato premiato – sottolinea – la stessa senatrice Ronzulli ha espresso un parere positivo. Adesso andiamo avanti”.
Sull’altro punto all’ordine del giorno, la corsa a Palazzo d’Orleans, la partita si è giocata sia dentro che fuori dall’Ars: in otto tra consiglieri e assessori regionali non si sono presentati in polemica con la corrente di Gianfranco Miccichè. Quest’ultima, a quanto si apprende, avrebbe attaccato l’attuale governatore durante la riunione e manifestato a Ronzulli la volontà di non ricandidarlo: a difendere Musumeci è invece Schifani che, facendosi portavoce dei colleghi assenti, invita piuttosto a “un approfondimento sull’eventuale dissenso dei siciliani nei confronti del presidente attuale e sulla possibilità di valutarne un secondo mandato”. In merito la senatrice, responsabile del partito per i rapporti con gli alleati, non avrebbe al momento preso alcuna posizione.

Ronzulli “si è riservata di esporre lo stato dell’arte e di fare opportune analisi e riflessioni con il Presidente Berlusconi”, si legge in una nota del partito nazionale, che prosegue: “E’ stato condiviso un percorso che consentirà a Forza Italia di essere protagonista della vittoria del centrodestra alle Comunali come alle prossime regionali sull’Isola, che saranno l’ultimo test prima delle elezioni Politiche”, prosegue la nota. Durante l’incontro è intervenuto telefonicamente il presidente Silvio Berlusconi, che ha condiviso le sue preoccupazioni “per l’escalation del conflitto in Ucraina e per le conseguenze sull’economia europea ed italiana”. Berlusconi sostiene “la necessità di un intervento per ridurre l’impatto su famiglie e imprese dei rialzi insostenibili dei prezzi dei carburanti e dell’energia”. L’ex premier si è infine complimentato con i partecipanti “per quanto fin qui svolto” e ha augurato buon lavoro, auspicando “scelte condivise e nel nome dell’unità”.

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