PALERMO (ITALPRESS) – “Schifani è un’icona di Forza Italia, così come lo è la Prestigiacomo. Come ha dimostrato da Presidente del Senato, è una persona che si fa amare da tutti, così come io da presidente dell’Ars mi sono fatto amare da tutti. E’ un democratico vero, con lui non corriamo il rischio che in Regione accada quanto accaduto con Musumeci”. Lo dice a Italpress Gianfranco Micciché, presidente dell’Ars e coordinatore di Fi in Sicilia. Micciché torna sulle discussioni per la sscelta del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione siciliana. “Ho avuto 2 settimane di trattativa come mai mi è accaduto prima – racconta – E’ stata una violenza dietro l’altra. Schifani è un’icona di Fi, come la Prestigiacomo ed è ancora incomprensibile il no a lei come ad altri, arrivato con una violenza anche verbale non consentita, alla quale non eravamo non abituati da parte di La Russa”. “Fdi aveva deciso che dovevano scegliere loro – prosegue – Questo non mi piace, che quando noi ervamo primo partito lavoravamo per aiutare gli alleati, mentre oggi che Fdi è primo lavora per restare l’unico partito. Grazie a Dio Schifani è intelligente, leale, conosce i nostri meccanismi di generosità del passato”. “Ma dal momento che cerco sempre le cose positive – aggiunge – dico che La Russa mi ha insegnato qualcosa, ovvero che non bisogna avere pietà. Forse ha ragione La Russa quando pensa di ammazzare politicamente tutti gli altri. Ne farò tesoro anche se non fa parte della mia cultura”. Nella composizione del governo regionale, in caso di vittoria del centrodestra, Micciché mette in guardia Schifani: “Non si faccia infinocchiare come hanno infinocchiato noi le ultime volte, me incluso, da uno come Armao (Gaetano Armao, attuale vicepresidente della Regione siciliana, ndr), che con i sui ‘indignati’ millantava una forza politica importante ma poi quando li cercava, questi ‘indignati’, non ci riusciva”. Armao che in cambio di quella falsità si prese la vice presidenza della Regione – conclude – Ora sta facendo esattamente la stessa operazione. Invito l’amico Schifani a non farsi infinocchiare. Se ci caschiamo anche stavolta… Armao non ha un voto, ma con giochi ‘imbroglioneschi’ riesce a trovare sempre posizione. Spero che Renato lo capisca”. La riposta di Schivani è arrivata a stretto giro. “Siamo del tutto insensibili a eventuali profferte, e non facciamo nessuna campagna acquisti a chi si propone dal terzo polo – ha detto a Italpress – La discesa in campo in Sicilia del terzo polo di Calenda, con la promessa di posti al Parlamento è destinata a fallire miseramente. I siciliani sono abbastanza maturi per respingere gli ‘ascarismi’ e dare fiducia al voto utile, quello cioè indirizzato a una coalizione come il centrodestra avviata, alla luce di tuti i sondaggi, a una vittoria nazionale e regionale”.

– Foto Agenziafotogramma.it –
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