PALERMO (ITALPRESS) – Sarà il deputato Antonello Cracolici a guidare la lista del Pd palermitano all’Ars. L’ufficialità è arrivata questa mattina nella sede locale del partito, poco dopo la presentazione delle candidature in Tribunale.
Quattordici i componenti della lista dem, cinque donne e nove uomini: accanto a Cracolici vi sono Fabio Angelini (dirigente scolastico), Antonio Calabrese (dirigente Pd), Valentina Chinnici (consigliera comunale a Palermo), Isabelle Cosentino (dirigente Pd a Termini Imerese), Maria Rita Crisci (consigliere comunale), Mario Giambona (consigliere comunale a Capaci), Cleo Li Calzi (dirigente Pd), Pietro Macaluso (sindaco di Petralia Soprana), Cettina Martorana (ex assessore alle Attività produttive a Palermo), Cesare Mattaliano (consigliere comunale), Carmelo Miceli (deputato Ars), Franco Ribaudo (sindaco di Marineo) e Leonardo Spera (sindaco di Contessa Entellina). “Essendo ad agosto non è stato affatto semplice raccogliere persone per formare le liste, ma ce l’abbiamo fatta. Ritengo che la nostra sia molto forte e composta da donne e uomini di grande spessore”, sottolinea il segretario provinciale Rosario Filoramo, che poi rivolge un pensiero anche a chi, come Giuseppe Lupo, della coalizione non fa più parte per motivi personali: “Facendo un passo indietro ha compiuto un gesto di grande responsabilità nei confronti non solo del partito, ma anche della politica. Se siamo più forti e uniti lo dobbiamo anche a lui”. Alla presentazione dei candidati ha preso parte anche il vicesegretario nazionale Peppe Provenzano, candidato alla Camera nel collegio palermitano. “Grazie a coloro che continuano a combattere al nostro fianco in un momento politico estremamente complesso per il paese e grazie a Caterina Chinnici che nonostante tutto ha deciso di andare avanti”, sottolinea Provenzano, che poi non risparmia bordate agli ex alleati: “Abbiamo subito un tradimento totale dal M5s, sul piano sia politico che personale: se dici di essere di sinistra non puoi permetterti di fare questi regali alla destra. Purtroppo viviamo in un contesto in cui, soprattutto il sud, il trasformismo continua a essere fin troppo diffuso”. Gli attacchi del vicesegretario dem si spostano poi sugli avversari: “Le forze che mette in campo il centrodestra in queste elezioni rischiano di riportare la Sicilia a un passato buio: Renato Schifani è espressione di quella classe dirigente che è stata la peggiore di sempre in Sicilia, relegandola nella marginalità”.
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