PALERMO (ITALPRESS) – “Lamorgese e Draghi non sono espressione di Meloni, quindi non si può chiedere a me se c’è un accostamento tra quello che è successo a Palermo e quello che potrebbe succedere sotto un governo di Centrodestra a guida Meloni”. Lo ha detto il cofondatore di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, a margine di una conferenza stampa a Palermo per la chiusura della campagna elettorale. “Meloni e Fratelli d’Italia gli unici all’opposizione. Quello che è successo a Palermo al comizio della Meloni quindi può essere imputato a tutti tranne a noi, per cui chi critica la gestione della situazione non può rivolgersi a noi – ha aggiunto riferendosi agli scontri tra manifestanti e Polizia al comizio della leader Meloni nel capoluogo siciliano – quel che è certo e che con noi si avrà di sicuro una gestione dell’ordine pubblico più seria”. Per Crosetto: “Per quanto riguarda il recente arresto di un candidato di Fratelli d’Italia in Sicilia, si tratta di una richiesta di mesi fa con arresto che arriva a due giorni dal voto. Perché non 15 giorni fa o non fra due giorni, ma proprio due giorni prima? Detto questo, si prende atto delle richieste della magistratura. Sono tempistiche che mi lasciano l’amaro in bocca, vorrei una giustizia che possa distaccarsi dalle vicende della politica. Fratelli d’Italia ha un problema con alcuni candidati come tutti gli altri partiti – ha continuato – scopri chi sono, li prendi e li metti alla porta invitandoli ad andarsene, parlo di chi faceva strani accostamenti alla Stella di David o inneggiava a Hitler”. Voto disgiunto alla Regionali? “No, ricadrebbe anche sulle elezioni Nazionali, quindi nessuno all’interno del Centrodestra può essere così folle da suggerire di non votare in modo unitario. Questa magnifica regione più delle altre ha patito problemi di crescita economica ed è allora quella che può guadagnarci di più con gli investimenti. Avrà un ruolo trainante nell’ambito del Pnrr”.

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