PALERMO (ITALPRESS) – Il progetto Hospital Chef ha come obiettivo la promozione della conoscenza e l’assunzione della consapevolezza del valore del cibo e dell’alimentazione all’interno dell’ambiente ospedaliero.
L’iniziata parte da un’idea del professore Alberto Firenze (Unità Operativa di Risk Management e Qualità AOUP) e sarà realizzata nell’UOC di Oncologia, diretta dal professore Antonio Russo, nei locali della Cucina didattica (Hospital Chef), adiacente l’Aula Nicolosi, al primo piano dell’edificio 13 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “P. Giaccone” di Palermo.
Sono previsti otto incontri tematici che affrontano specifici approfondimenti sull’alimentazione e la sua correlazione con la salute attraverso la preparazione/degustazione di ricette in versione salutistica.
“Hospital Chef è un progetto culturale, scientifico, gastronomico estremamente efficace perchè parte dagli ospedali, i primi luoghi deputati alla cura, per riportare al centro della terapia del benessere una pratica alimentare come la dieta mediterranea, riconosciuta dal modo medico e scientifico come fattore di prevenzione delle patologie croniche – dichiara il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo Massimo Midiri – La buona cucina contribuisce a migliorare la salute dei pazienti portando benessere all’organismo e gratificazione al palato. La dieta mediterranea non è un solo modello alimentare sano ma è anche stagionale e sostenibile, strettamente legato alle produzioni del nostro territorio. In quest’ottica stiamo considerando questa buona pratica alimentare il fulcro di una rilevante progettualità dell’Ateneo per l’istituzione del Centro Internazionale per valorizzazione della dieta mediterranea”.
“Gli incontri si sostanzieranno in momenti culturali, scientifici, gastronomici, condotti da nutrizionisti, psicologi, oncologi, seguendo il principio consolidato che la salute comincia a tavola – spiega il professore Alberto Firenze – Una bella esperienza rivolta ai pazienti e ai loro familiari, ma soprattutto al personale medico e paramedico e agli studenti della Scuole di Medicina e Chirurgia Siciliane. Una occasione unica per scoprire nuovi stili di vita e pratiche culinarie, rispettose del gusto e della salute e capaci soprattutto di garantire benessere a chi vive la malattia nella quotidianità”.
“L’Idimed offre al progetto Hospital Chef la sua ventennale esperienza di riabilitazione alimentare in reparti ospedalieri e di interventi di sensibilizzazione dello stile di vita Mediterraneo – commenta il dottore Biagio Agostara, Presidente Istituto Idimed – Il progetto fa sintesi, sul modello di sviluppo sostenibile che celebra la candidatura di Castelbuono a città creativa Unesco per la Gastronomia. Promuovendo a livello internazionale il primato della corretta alimentazione in ambiente familiare, lavorativo, educativo ed ospedaliero. L’unico in grado di far crescere in salute e invecchiare con successo”.
“La dieta mediterranea – dichiara il neoeletto Presidente dell’Associazione Cuochi e Pasticceri Palermo, chef Mario Puccio – rappresenta un valore prezioso della nostra cultura. Questo perchè nelle materie prime che scegliamo per la realizzazione dei piatti di ogni giorno sono contenuti dei principi nutritivi che ci aiutano a mantenere e rafforzare il benessere del nostro organismo. Gli incontri del progetto e, in particolare, le ricette che proporrò, sono volti a rendere semplice e alla portata di tutti la valorizzazione di tali ingredienti”.
In questa edizione “Hospital Chef” estende il coinvolgimento all’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina, che ha manifestato l’interesse a dedicare, in remoto, tale iniziativa anche ai propri pazienti e loro familiari.
Partner scientifici del progetto sono l’Istituto Idimed, presieduto dall’oncologo Biagio Agostara e l’Associazione cuochi pasticceri di Palermo capitanata dal neoeletto Chef Mario Puccio.
Il progetto è supportato dalla COT ristorazione e dall’Azienda Prezzemolo & Vitale spa che offrirà la materia prima necessaria per la sperimentazione ed è stato, accreditato come corso valido per i crediti formativi in medicina (ECM), grazie alla collaborazione con l’ordine dei medici di Palermo.

– foto xd6/Italpress

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