PALERMO (ITALPRESS) – La sfida delle Europee è alle porte ed è accompagnata da un obiettivo: consolidare il proprio ruolo di primo partito nazionale. Fratelli d’Italia rilancia le proprie ambizioni con un nuovo comitato elettorale, aperto a Palermo in via Notarbartolo (all’angolo con via Sciuti). Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, la deputata ed ex vicesindaco di Palermo Carolina Varchi, gli assessori regionali Francesco Scarpinato e Alessandro Aricò, il coordinatore provinciale Raoul Russo, il coordinatore cittadino Antonio Rini, il candidato alle europee Giuseppe Milazzo e il presidente della Commissione regionale alla Cultura Fabrizio Ferrara.
Ospite d’eccezione è Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzazione di Fratelli d’Italia, che rivendica lo spazio guadagnato a Bruxelles dopo l’avvento del governo Meloni: “In 19 mesi l’Europa ha iniziato a cambiare – sottolinea -. In Africa abbiamo lavorato per fermare le partenze e controllare i confini, ma anche verso il tema dell’agricoltura è cambiato approccio: chi cura la natura e il territorio merita un trattamento diverso da quello che c’era prima. L’Italia non deve fare determinate cose perchè ce lo chiede l’Europa, ma è l’Europa a dover fare quello che chiede l’Italia”.
La volontà di cambiare le regole del gioco, spiega Donzelli, “non vuol dire essere antieuropeisti: ogni Stato va lì a fare gli interessi dei propri cittadini, anche l’Italia deve avere rappresentanti che si muovano in questa direzione. Per la sinistra con una vittoria di Meloni saremmo stati isolati dalla politica internazionale, invece adesso siamo molto più centrali: bisogna avere interlocuzioni con tutti e Meloni ci sta riuscendo”.
Fratelli d’Italia spera di ottenere al voto un risultato che sia sulla scia del boom del 2022, in modo da costruire una rappresentanza ben più corposa rispetto a cinque anni fa: “Per cambiare davvero l’Italia serve cambiare l’Europa e Meloni lo sta facendo con la pattuglia più piccola di parlamentari europei – afferma Donzelli, – Cinque anni fa eravamo un partito piccolo in Europa, ma ora avremo una grande delegazione a Bruxelles e ci siederemo con gli altri capi di governo con una forza indescrivibile nel difendere i nostri interessi”.
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