PALERMO (ITALPRESS) – Lotta alla mafia e insularità come sfide da portare avanti in Europa, nel giorno in cui la Sicilia vince la sfida del Fondo sviluppo e coesione con l’accordo siglato insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: questi i temi centrali dell’incontro elettorale tenuto da Forza Italia a Villa Malfitano, a Palermo, al quale ha preso parte il presidente della Regione Renato Schifani subito dopo l’incontro con la premier al Teatro Massimo per sbloccare 6.8 miliardi di euro per la Sicilia. Presenti, tra gli altri, anche il coordinatore regionale del partito Marcello Caruso e la capolista nella circoscrizione isole Caterina Chinnici.
E’ proprio sull’accordo Fsc che si sofferma Schifani, evidenziando come tale intesa “si è costruita nel corso dei mesi, dicendo qualche no dov’era necessario: è finita l’epoca in cui si dovevano accontentare tutti, perchè penalizzando alcuni rispetto ad altri non c’è crescita che tenga. Controlleremo l’andamento dei lavori e cercheremo di cambiare le regole cappio della burocrazia siciliana: la mia è una lotta quotidiana contro un sistema di strozzature di qualsiasi processo di semplificazione. Se le regole sono obsolete nessuno viene a investire sul nostro territorio”.
Chinnici ribadisce la volontà di continuare sulla scia di quanto fatto nel precedente impegno da europarlamentare, pur proiettandosi a un futuro che per l’Europa si preannuncia delicato: in particolare, spiega, “i finanziamenti europei sono fondamentali e vanno tutelati da frodi e ingerenze mafiose: vogliamo aiutare le nostre amministrazioni a fruire di questi fondi senza un’eccessiva burocrazia. D’altro canto, la condizione di insularità non può essere una complicazione: in questo senso stiamo prevedendo una serie di misure fiscali vantaggiose, sia per le aree costiere che per i territori interni”. Aiuta certamente la percezione diversa nei confronti della Sicilia, che secondo Chinnici non viene considerata più “la terra di mafia, ma quella dov’è nata l’antimafia e dove abbiamo costruito una legislazione importante per combattere la criminalità organizzata: per me è stato motivo di grande orgoglio sapere che la Procura europea istituita nel 2021 si è ispirata al lavoro di mio padre, di Falcone e di Borsellino. Ora il nostro obiettivo è andare a Bruxelles con la schiena dritta”.
Caruso sottolinea come la Sicilia sia centrale nella geografia di Forza Italia, sia in termini di consensi sia nella lotta alla criminalità organizzata: “Se la Sicilia non è più identificata con il fenomeno mafioso è anche grazie a figure come Chinnici: il nostro territorio è stato spesso attraversato da una politica internazionale che non ci ha permesso di esprimere pienamente le nostre potenzialità. L’Europa fino a qualche anno fa era percepita come lontana dai cittadini, ma oggi è decisiva per ricreare un equilibrio di pace in un mondo attraversato da guerre e instabilità interne. Forza Italia è il centro non del centrodestra, ma di tutta la politica italiana: nessun partito è più attrattivo del nostro nel panorama moderato e liberale, in più il nostro contributo dalla Sicilia sarà fondamentale per far raggiungere a Forza Italia un numero che vada ben oltre la doppia cifra”.
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