ROMA (ITALPRESS) – Sospensione di 20 giorni per l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo e il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Palermo, Ottavio Zacco. E’ quanto deciso dal collegio nazionale dei Probiviri di Forza Italia, in seguito al deferimento dei due esponenti politici da parte del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. Oggetto della contestazione da parte di Mulè sono alcune frasi pronunciate da Zacco nel corso di una manifestazione elettorale di Forza Italia del 7 maggio 2024, un discorso nel quale avrebbe affermato che “Forza Italia ha utilizzato la Sicilia per fare diventare deputati solo dei camerieri, gente che non ha mai fatto politica, gente che non ha mai tenuto in mano un facsimile” e poi: “Io oggi sento il dovere di scusarmi con tutti i miei amici per avervi fatto votare una persona alla Camera che l’indomani non solo si è scordato che è stato eletto in quel collegio, ma ha iniziato pure a fare la guerra al nostro gruppo e a questo territorio. Noi questo non lo possiamo più permettere, adesso i consensi sono i nostri, gli amici sono i nostri e noi tutti insieme dovremo decidere chi ci rappresenta in Europa ed è Edi Tamajo”. Parole che lo stesso Tamajo pubblicò sul suo profilo Instagram. Letti gli atti ed esaminata la controversia, i probiviri hanno ritenuto di accogliere il ricorso presentato da Mulè. Secondo il collegio “nel merito” viene rilevato che nei contenuti del discorso di Zacco “di particolare gravità è connotata l’affermazione secondo cui il Movimento politico Forza Italia avrebbe ‘utilizzato la Sicilia per fare diventare deputati solo dei camerieri, gente che non ha mai fatto politica, gente che non ha mai tenuto in mano un facsimilè”. Tale “affermazione è evidentemente screditante non solo dei parlamentari di Fi eletti nei collegi siciliani, ma anche dello stesso Movimento che selezionerebbe dei candidati del tutto incompetenti e ingrati verso il territorio”.
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Foto: Agenzia Fotogramma

Da Italpress

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