La seduta del Consiglio comunale di ieri sera è stata caratterizzata da una tensione palpabile, dovuta principalmente alla discussa revoca della carica di vice sindaco a Valerio Cucè. Un tema che ha infiammato gli animi.

Il sindaco Vasta – nonostante il tema fosse all’ordine del giorno –  ha cercato di minimizzare l’impatto politico della decisione, limitandosi a una lettura formale della determina di revoca. Tuttavia, la consigliera di minoranza Mariella Di Guardo ha contestato con veemenza questa interpretazione, sottolineando il peso politico della scelta e le sue ripercussioni sugli equilibri interni al Consiglio e all’amministrazione.

Secondo la Di Guardo, la revoca di Cucè, figura chiave nella vittoria elettorale del sindaco Vasta, avrebbe determinato “uno squilibrio di potere a favore di Fratelli d’Italia”. Inoltre, la consigliera ha sollevato dubbi sulla legittimità giuridica del provvedimento, evidenziando l’assenza di motivazioni sufficienti e la contraddittorietà nel mantenere Cucè come assessore con deleghe ridimensionate.

La Di Guardo ha invitato l’ex vice sindaco a impugnare la determina, prevedendo una possibile censura da parte del giudice. L’intervento della consigliera è stato particolarmente acceso, tanto da spingerla a sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine a causa dei ripetuti tentativi del sindaco di replicare, dopo che si era rifiutato di spiegare le ragioni della revoca.

Al netto delle polemiche politiche, il sindaco Vasta ha presentato la sua prima relazione annuale sull’attività amministrativa, illustrando una serie di progetti finanziati, tra cui un progetto ambizioso, in collaborazione con il Comune di Giarre, per riconvertire l’ex mattatoio in un moderno asilo nido; l’istituzione dell’albo degli avvocati e la realizzazione di un impianto di videosorveglianza per garantire la sicurezza della città e finanziamenti per la riqualificazione di impianti sportivi, aree ludiche e spazi pubblici.

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