Riposto – La recente revoca della carica di vice sindaco a Valerio Cucè continua a far discutere la comunità ripostese. Sulla vicenda politica interviene il consigliere di minoranza Claudia D’Aita, ponendosi alcuni precisi interrogativi. “Cosa è successo tra il Sindaco e il Vice Sindaco? Perché il Sindaco non ha spiegato alla città i motivi di questa scelta? Come mai il Sindaco ha proceduto d’urgenza, oltre che a rimuovere la carica di vicesindaco, anche a rimodulare le deleghe assessoriali e fra queste quelle importanti legate a verde, arredo e decoro urbano, cimitero? Perché Cucé non ha rilasciato dichiarazioni in merito?”

nella foto il sindaco Davide Vasta e il “defenestrato” ex vice sindaco Valerio Cucè

Nonostante le dichiarazioni del sindaco Vasta, che ha definito l’atto come un’espressione della sua discrezionalità politica, rimangono numerosi interrogativi sulla reale motivazione di questa scelta.

Nell’ultima seduta consiliare di mercoledi la consigliera di minoranza Mariella Di Guardo ha sollevato forti perplessità, sottolineando l’assenza di una motivazione chiara e circostanziata da parte del sindaco. La semplice invocazione della “lesione del rapporto fiduciario” risulta, secondo la consigliera, una formula generica e insufficiente a giustificare una decisione di così grande portata politica. “Ho aspettato che il Sindaco motivasse al Consiglio, e quindi alla città, le ragioni della sua “nuova” posizione, ecco perché fino ad ieri – ragiona la consigliera D’Aita – ho scelto di non dire nulla. A causa del Covid, non ho potuto partecipare al Consiglio comunale, ma grazie alle riprese del consigliere Di Guardo, ho visto come sia rimasta insoddisfatta l’esigenza di un minimum motivazionale che desse conto dei fatti o delle ragioni afferenti ai rapporti politici all’interno della maggioranza consiliare, che hanno incrinato il legame di fiducia, e che hanno mostrato come la lesione del vincolo fiduciario non fosse altro che una vuota formula di stile, suscettibile di utilizzi elusivi e discriminatori”.

L’assenza di risposte chiare e circostanziate alimenta i dubbi sulla trasparenza dell’amministrazione e sulla reale motivazione della revoca. 

La revoca di Cucè ha aperto una nuova fase politica a Riposto, caratterizzata da incertezza e divisioni. La mancanza di chiarezza sulle ragioni di questa decisione rischia di indebolire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e di compromettere la stabilità dell’amministrazione.

La vicenda della revoca di Cucè solleva importanti interrogativi sulla trasparenza e sulla responsabilità politica. Come ha rimarcato il consigliere D’Aita la revoca della sindacatura è un “atto di alta amministrazione” che non ha natura politica e la cui valutazione è rimessa alla sola discrezionalità del sindaco, stante il rapporto di fiducia fra il Sindaco e gli assessori”. 

Anche il silenzio di Valerio Cucè contribuisce ad alimentare le speculazioni e le perplessità. L’assenza di dichiarazioni da parte dell’ex vice sindaco lascia spazio a interpretazioni e sospetti.

Loading