L’emergenza idrica sta mettendo a dura prova i cittadini di Giarre e delle frazioni limitrofe. Negli ultimi giorni, i rubinetti di molte abitazioni hanno visto ridursi drasticamente la portata d’acqua, fino a rimanere completamente asciutti. Una situazione di disagio che si protrae da giorni e che sta generando non poche preoccupazioni.
Le cause di questa grave carenza idrica sono molteplici e si intrecciano tra loro. I recenti temporali, accompagnati da frequenti black out elettrici, hanno causato il blocco delle pompe di sollevamento, interrompendo l’erogazione idrica per diverse ore. L’ultimo episodio temporalesco – spiegano dal Servizio idrico del Comune – ha determinato la sospensione delle attività in tre impianti strategici che assicurano l’approvvigionamento idrico cittadino, quello di Sant’Alfio e di due forniture esterne con gravi ammanchi di acqua: 70 litri/secondo in meno per il pozzo santalfiese e rispettivamente 90 e 25 litri/secondo per le due forniture private, incidendo quindi nella distribuzione idrica della città.
La mancata fornitura dell’energia elettrica – a causa di guasti alle cabine Enel per i fulmini – fa scattare un dispositivo con cui gli impianti, in autotutela, si disattivano, per evitare danni ingenti ai trasformatori.
Non solo. L’infrastruttura idrica di Giarre è in gran parte obsoleta, con tubazioni in ghisa e in acciaio catramato soggette a frequenti rotture e perdite.
L’ondata di caldo, il turismo e l’emergenza cenere hanno determinato un picco nei consumi idrici, mettendo sotto pressione un sistema già fragile. Inoltre la cessazione di una fornitura esterna ha ulteriormente aggravato la situazione, causando una carenza idrica di almeno 15 litri al secondo.
Altra concausa della vistosa carenza idrica è l’ondata di caldo, il turismo e l’emergenza cenere, determinando un picco nei consumi idrici, mettendo sotto pressione un sistema già fragile.