La vicenda, che ha avuto inizio con il contestato collocamento a riposo anticipato dell’ex dirigente dell’Area tecnica, ing.Pina Leonardi, ha visto una serie di ricorsi e sentenze che hanno portato ad una condanna del Comune al risarcimento danni e alla reintegrazione della Leonardi nel suo posto di lavoro.
La sentenza di primo grado, che ha condannato il Comune a pagare oltre 150mila euro e a riammettere la dirigente, ha sollevato non poche perplessità. Nonostante la sentenza sia stata emessa, il Comune ha presentato ricorso in appello e, nel frattempo, si è trovato a dover far fronte alle conseguenze immediate della decisione del tribunale.
La proposta di delibera presentata dall’Amministrazione comunale per dare attuazione alla sentenza si è rivelata essere una vera e propria “patata bollente” per il Consiglio. La mancanza di disponibilità finanziaria per far fronte al pagamento del risarcimento e alla reintegrazione ha portato la ragioneria a esprimere parere negativo sulla delibera. Quindi che fare? La conferenza dei capi gruppo ieri è saltata.
Il consigliere Santo Primavera ha sottolineato come la proposta sia “monca” dal punto di vista contabile e che non possa essere approvata in queste condizioni. L’assenza di un impegno preciso sulle risorse necessarie per far fronte alla situazione ha reso la delibera, secondo Primavera, un atto nullo.
La questione dell’accordo tra le parti, poi, aggiunge un ulteriore elemento di incertezza alla vicenda. La presenza di un presunto accordo, al momento non formalizzato, rende ancora più complessa la situazione e richiede ulteriori approfondimenti.
Il Consiglio comunale si trova quindi di fronte a una situazione di stallo. La delibera, nella sua forma attuale, non può essere approvata, ma al tempo stesso il Comune non può ignorare la sentenza del tribunale e le sue conseguenze.