Il territorio giarrese si prepara alla nuova stagione delle piogge. Sullo sfondo le caratteristiche territoriali con un’orografia complessa e un’alta densità abitativa; gli abusi edilizi diffusi che hanno contribuito a cementificare vaste aree urbane a rischio. A Giarre sono diverse le aree urbane a rischio in occasione di di eventi meteo straordinari. Varie criticità idrauliche si segnalano da tempo nella zona terminale di via Lisi dove il vicino torrente Macchia si ingrossa pericolosamente.
Detriti e materiali ingombranti ostacolano i flussi idrici in una zona ad alta densità abitativa. Anche nella frazione di Santa Maria la Strada permangono le criticità legate al diffuso fenomeno del dissesto idrogeologico ed in particolare lungo la via Penturo e nell’area in cui si snodano i torrenti Macchia e Continella, all’ingresso della borgata. E ancora nella frazione collinare di San Giovanni Montebello, dove un tratto del torrente Tagliaborse si trova alla stessa quota della strada.
Mentre i bacini idrici rischiano di tracimare a monte dell’abitato di Macchia per la presenza di pericolose ostruzioni nel letto del torrente in secca Guddi che si snoda a ridosso di viale della Regione in una zona circondata da numerosi insediamenti abitativi. E infine il torrente Jungo che, in via Trieste, attraversa l’omonimo quartiere popolare. Ramaglie di grosse dimensioni, canneti, rifiuti ingombranti e una folta vegetazione sono potenziali concause di pericolosi straboccamenti.