Un nuovo terremoto politico con epicentro nel municipio di via Callipoli scatenato dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio comunale,Giovanni Barbagallo, che ha paventato un possibile nuovo dissesto finanziario per l’ente.
Barbagallo, con una lettera ufficiale indirizzata al sindaco e al segretario generale, ha allertato l’amministrazione comunale e richiesto un’audizione urgente in commissione Bilancio, segnalando una serie di pignoramenti per un totale di circa 1,8 milioni di euro, derivanti principalmente da debiti pregressi per l’illuminazione pubblica.
Il sindaco Cantarella ha smentito categoricamente queste affermazioni, definendole una “gigantesca montatura politica”. Secondo il primo cittadino, i beni pubblici sono impignorabili e le somme contestate rientrano nelle competenze dell’Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL), istituito in seguito al precedente dissesto. Cantarella ha inoltre sottolineato che una parte delle somme versate all’OSL non è stata utilizzata e quindi tornerà nelle casse comunali. Quanto alle presunte cartelle, dall’analisi di questi contenuti si deciderà una azione di opposizione al provvedimento”.
“Non c’è alcun rischio di un nuovo dissesto” – ha dichiarato il sindaco – stiamo affrontando la situazione con la massima trasparenza e adottando tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi del Comune”. Dal canto suo l’esperto finanziario Letterio Lipari ha ribadito un preciso concetto che mette fine alle imprecise e allarmistiche affermazioni del presidente Barbagallo:” I beni pubblici sono impignorabili o ipotecabili – sottolinea Letterio Lipari – Il patrimonio immobiliare e mobiliare negli enti pubblici non sono aggredibili, per quanto riguarda le richieste economiche avanzate da società esterne sono in corso le dovute verifiche. Si tratta di numeri già noti al Comune da tempo”.
Frattanto la vicenda ha ulteriormente incrinato i rapporti tra il sindaco e il presidente del Consiglio comunale. Cantarella ha chiesto esplicitamente alle componenti della maggioranza di prendere le distanze dalle affermazioni di Barbagallo, ragionando sulla possibilità di procedere con una sfiducia. Il sindaco lo ha espressamente ribadito al vice sindaco Claudio Raciti – al quale ha chiesto la diramazione di una nota sulla posizione dei consiglieri Camarda e Bonaventura e agli assessori Giuseppe Cavallaro e Antonella Santonoceto. La conta dei consiglieri è già iniziata.