Dopo mesi di tensioni interne alla maggioranza, culminate nelle dimissioni dell’esperto legale del sindaco, ieri si è tentato un primo bilancio e una riappacificazione in Consiglio comunale.

Un clima surreale e avvolgente. Nonostante le gravi fratture emerse nelle settimane precedenti, il dibattito in consiglio comunale ha evidenziato atteggiamenti opportunistici e palesemente finti. 

Alcuni consiglieri di maggioranza hanno apertamente elogiato l’operato dell’amministrazione, minimizzando le tensioni passate e sottolineando i successi raggiunti, in particolare in ambito finanziario. Sul tutti è affogato nel miele Raffaele Musumeci. Il nuovo “Winnie the Pooh” che ogni sindaco vorrebbe a casa.

Tuttavia, non tutti i consiglieri hanno condiviso questo ottimismo sfrenato. Mieloso, lusinghevole, a tratti anche languido. Alcuni hanno espresso preoccupazione per il futuro, sottolineando la necessità di un maggiore dialogo tra Giunta e Consiglio e di un impegno concreto sulle priorità della città, come la viabilità, il decoro urbano e la riqualificazione degli spazi verdi. 

Dall’opposizione, per bocca dei consiglieri Leo Patanè e Alfio Tomarchio, sono arrivate numerose critiche sulla gestione dell’amministrazione, con particolare riferimento alle carenze nell’ufficio legale, alla manutenzione delle strade e alle condizioni del cimitero.

Il sindaco Cantarella, pur avendo incassato la fiducia della maggioranza, ha ammesso di essere disorientato di fronte a una situazione che sembra più una tregua armata che una vera riconciliazione. Le prossime ore saranno cruciali per capire come sarà ridisegnata la nuova maggioranza. Dati quasi per certi due nuovi assessori. E qualcuno, purtroppo, dovrà lasciare. Per fare posto ai finti nuovi che avanzano.

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