Brillante operazione congiunta dei carabinieri della compagnia di Giarre e dei Cacciatori di Sicilia, con il supporto operativo del nucleo Cinofili di Nicolosi.

Il blitz è scattato oggi all’alba. Si tratta di misure cautelari (tre arresti e due obblighi di firma) a carico di 3 donne due uomini, tutti di Calatabiano, accusati di tentata estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti, sequestro di persona e lesioni gravi. I fatti oggetto dell’attività investigativa risalgono al giugno del 2023.

I provvedimenti di custodia cautelare riguardano:

Giuseppa Manuela Strangi, 36enne di Taormina, con precedenti di polizia – destinataria di custodia cautelare in carcere; Palmina Brando, 36enne di Giarre, pregiudicata – destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari; Melania Raneri, 35enne di Taormina, pregiudicata – destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Altri due uomini, rispettivamente di  30 e 40enne, sempre di Calatabiano, sono stati invece sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

La vicenda dalla quale trae origine l’emissione della misura cautelare, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con gli indagati, avrebbe avuto inizio lo scorso 16 giugno 2023 allorché, gli stessi, al fine di recuperare il credito maturato dalla cessione e conseguente mancato pagamento di dosi di cocaina, avrebbero sequestrato e malmenato una 40enne di Taormina per costringerla a pagare i debiti. 

In particolare, BRANDO, RANERI ed il MUSUMECI, dopo aver atteso l’arrivo della vittima sotto la sua abitazione, in un noto residence di Taormina, l’avrebbero, subito bloccata al suo arrivo, costringendola a seguirli presso la loro abitazione, a Calatabiano, dove vi era ad attenderli sulla strada, la STRANGI e RAU. 

Dentro l’abitazione, la donna sarebbe stata, quindi, picchiata e minacciata di morte se non avesse saldato il debito di droga ammontante a circa 2000 €.

La 40enne, successivamente, sarebbe stata poi liberata, dopo qualche ora, per intercessione di altro indagato, non destinatario dell’odierna misura cautelare, che avrebbe convinto i sodali a concederle una dilazione di pagamento. A seguito della querela della vittima, la Stazione Carabinieri di Calatabiano, sotto la direzione della Procura della Repubblica, ha avviato le indagini che hanno consentito di raccogliere plurimi e gravi elementi di responsabilità a carico degli indagati.

A supporto delle dichiarazioni della denunciante, gli investigatori hanno, immediatamente, analizzato i filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nei pressi dell’abitazione della vittima, in un noto residence di Taormina, e quelli davanti all’abitazione di uno degli odierni indagati, grazie ai quali sono stati acquisiti i riscontri che hanno confermato il racconto della vittima. 

Determinante è stata altresì l’acquisizione dei messaggi vocali e di alcune chat contenenti esplicite minacce di violenza fisica nei confronti della vittima, qualora non avesse aderito alle loro richieste.

La Procura Distrettuale, sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri, ha quindi richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania l’emissione dell’odierna misura cautelare a carico degli indagati accusati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestro di persona a scopo d’estorsione, tentata estorsione e lesioni personali, reati aggravati, tra l’altro, per aver commesso il fatto in più persone riunite e in orario notturno.

Loading