Le ferite inferte dall’alluvione a Riposto sono ancora ben visibili, soprattutto a Torre Archirafi. Il lungomare, è ora uno scenario desolante: muretti crollati, cordoli della pista ciclabile divelti e una coltre di fango che ricopre tutto, dai giardini alle strade. Le immagini parlano da sole: una città martoriata, dove le tracce dell’acqua che ha invaso tutto sono ancora evidenti.

Ma in questo quadro desolante, emerge con forza la luce della solidarietà. Gruppi di giovani, studenti, scout e ragazzi delle squadre di calcio locali, si sono trasformati in veri e propri “angeli del fango”. Armati di pale, scope e tanta buona volontà, hanno lavorato senza sosta per ripulire le strade, rimuovere il fango dalle abitazioni e prestare assistenza alle persone più fragili.

La risposta della comunità di Riposto all’emergenza è un esempio luminoso di come, di fronte alle avversità, la solidarietà possa fare la differenza. Questi giovani volontari, con il loro impegno e la loro dedizione, hanno dimostrato che l’età non è un ostacolo per fare del bene e che anche nelle situazioni più difficili è possibile trovare la forza di aiutarsi a vicenda. Il loro gesto è un segnale di speranza per tutta la comunità.

La ripresa sarà lunga e complessa. Saranno necessari ingenti investimenti per riparare i danni e mettere in sicurezza il territorio. Ma la comunità di Riposto, grazie alla sua tenacia e alla sua solidarietà, saprà sicuramente superare anche questa prova.

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