Un esposto presentato alla Prefettura ha innescato un’indagine approfondita sull’operato del sindaco Leonardo Cantarella, accusato di gravi violazioni di legge e di comportamenti in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione. Le accuse, ora al vaglio del Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali con l’apertura di una preliminare attività ispettiva (è stato assegnato un termine di 30 giorni), riguardano presunte violazioni di legge e comportamenti in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione

Sullo sfondo una regia politica con una testa di toro, un ex assessore della precedente Giunta D’Anna che attraverso l’esposto che ha vergato dipinge un quadro allarmante con l’obiettivo di disarcionare il sindaco Cantarella.

Tra le accuse più gravi spicca l’assegnazione di un immobile di proprietà comunale, in via Principe di Piemonte (nella foto sopra) già sede della delegazione comunale, a un’associazione senza un bando pubblico trasparente e con criteri di selezione chiari. Con l’aggiunta che l’immobile in questione ricade nella frazione di Macchia, laddove “il sindaco svolge la professione di medico di famiglia” e dove Cantarella – si rimarca nell’esposto – “ha il suo bacino elettorale di riferimento”, solleva dubbi sulla sua imparzialità.

L’accusatore politico sostiene che il sindaco abbia anche assegnato un alloggio popolare bypassando le graduatorie esistenti e violando le procedure previste. La Concessione di alloggio di edilizia residenziale popolare è stata evidenziata con ordinanza sindacale n.237 del 10/09/2024.

Ma si tratterebbe di un abbaglio poiché – si è appreso – si tratterebbe dei locali di un ex scuola a Miscarello e non di un alloggio popolare. Una assegnazione provvisoria diventata esecutiva la scorsa estate e condivisa con la prefettura, carabinieri, per ragioni umanitarie e di sicurezza.

Nell’esposto firmato dall’ex amministratore si cita, poi, l’introduzione della territorialità come criterio prioritario per gli appalti di rimozione della cenere vulcanica, in contrasto con le normative vigenti, sarebbe un’ulteriore violazione. E ancora si contestano al sindaco pressioni indebite sugli organi amministrativi sui quali – è opportuno sottolinearlo – dovrà fare piena chiarezza il segretario generale Marco Puglisi. Cantarella sarebbe accusato di aver subordinato le decisioni a logiche politiche piuttosto che a criteri di merito.

Il sindaco Cantarella, pur ammettendo di essere a conoscenza dell’indagine della Regione superficialmente, ha dichiarato di non aver ancora potuto approfondire la questione. Ha inoltre espresso la sua intenzione di tutelarsi legalmente. Mentre all’orizzonte si profilano, anche, conseguenze politiche legate alla regia di soggetti già identificati che avrebbero svolto un ruolo nella vicenda.

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