Il vice presidente del Consiglio Raffaele Musumeci interviene con una nota sull’esposto firmato da Dario Li Mura che ha innescato l’apertura di una indagine sull’operato del sindaco Leo Cantarella.

“Ho appreso che, a seguito di esposto da parte di un componente della ex amministrazione D’Anna , è stata attivata da parte della Prefettura Catania e dell’Assessorato Autonomie locali Palermo una indagine conoscitiva sulla correttezza dell’attività amministrativa del Sindaco del Comune di Giarre.

Nel merito ho avuto modo di leggere e visionare gli atti richiamati nelle doglianze dell’esponente dell’ex amministrazione D’Anna nei confronti dell’attuale primo cittadino e, presa conoscenza delle tematiche evidenziate, non posso esimermi dall’esprimere le considerazioni del caso in ordine in particolare alla richiesta di rimozione del Sindaco ai sensi dell’articolo 142 del testo unico 267/2000 da considerarsi fuori luogo e con la connotazione di una feroce imboscata politica.

Diversamente – rimarca Musumeci – non posso non riscontrare un lodevole impegno da parte del Sindaco ( nel primo e nel secondo rilievo) ad assumere positivi interventi a favore di situazioni meritevoli di particolare attenzione in quanto riconducibili a stati di bisogno mentre, nel terzo caso (ordinanza emergenza cenere), probabilmente una procedura amministrativa più consona avrebbe imposto che il provvedimento di assegnazione dei lavori per la rimozione del materiale piroclastico venisse avanzato dall’ufficio competente ed eventualmente adottato dal dirigente, tuttavia sempre su direttive del Sindaco.

In ultimo, in merito agli scambi epistolari tra Sindaco e Segretario, è notorio che essi rientrano nella normale dialettica caratterizzante i rapporti tra i due organi dell’Ente e pertanto ritengo che, dalla chiara ed obiettiva lettura delle note interessate, è di tutta evidenza che non può attribuirsi al Sindaco alcun tentativo di prevaricazione o limitazione dell’attività amministrativa del Segretario Generale.   

Piuttosto – è il ragionamento di Raffaele Musumeci – in ordine alla raffica di accuse sparate, appare evidente che la battaglia politica si mostra su un fronte di accuse impolverate e poco chiare e comunque prive di pregnanza giuridica sostenibile. 

Faccio francamente fatica a rispondere alle insinuazioni pretestuose e infondate della opposizione apparse sulla stampa; mi preme solo chiarire che il processo di accuse mostrate al Prefetto e alla Regione sembra un modo per mostrare alla cittadinanza e a tutti, che il Sindaco Cantarella calpesti la democrazia e la legalità, quando, invece, ha cercato di dare risposte ai cittadini nei modi che la legge gli consentiva. Tuttavia ognuno può sentirsi in diritto di porre in essere delle questioni e delle domande agli organi superiori di controllo dell’attività amministrativa, comunque “nella certezza”, evitando inutili e pericolosi processi sommari che oggi nei social sono massivi ed estemporanei. Processi che – sia chiaro – coinvolgono tutti e non sono il Sindaco; questo purtroppo ingenera malignamente solo una idea di marciume generale delle Istituzioni e questo non è affatto vero.

La politica – sottolinea Musumeci – è una cosa seria e si fa su atti di gestione che coinvolgono la città tutta; chi invece la usa per fare polemica o per denigrare l’avversario, evidentemente ha altri interessi diversi dal risolvere i problemi della nostra comunità. Del  resto  lasciamo ai cittadini l’onere di giudicare l’operato di chi governa e questo avverrà in modo inequivocabile con il voto.

E’ logico  che  le opposizioni abbiano grandi aspettative verso l’operato della Amministrazione Cantarella, che speravano sbrogliasse immediatamente tutte le questioni lasciate irrisolte degli ultimi  10 anni: purtroppo nessuno ha la bacchetta magica, e le persone sanno bene che ci vorrà tempo per realizzare, anche alla luce della situazione disastrosa che la passata Amministrazione ci ha lasciato in eredità.  Per quel che mi riguarda aspetterò serenamente gli esiti dei controlli posti in essere e dei quali sono sicuro che si tratta solo di polvere lanciata al vento nel tentativo di sporcare i mobili di casa degli altri”.  

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