Sul futuro del teatro incompiuto tutto tace. Da troppo tempo. Tra rinvii e nuove tappe procedurali al rallentatore. Il progetto di fare ripartire i lavori originariamente finanziati con i fondi del Contratto di quartiere – fermi dal 2015 – per il completamento dell’opera stenta a decollare, rimanendo inghiottito da un nuovo intoppo burocratico.
Le speranze si erano riaccese la scorsa estate a giugno, in occasione di un tavolo tecnico con la Regione, ma con l’apertura, in piena estate della crisi politico amministrativa, la situazione è tornata al punto di partenza. La Regione nei mesi scorsi ha confermato una giacenza in cassa di 1,6 milioni di euro (per il Contratto di Quartiere II, sono stati erogati dalla Regione, al Comune, 4.026.564,32 euro), somma derivante dal residuo contabile del progetto originario del Contratto di Quartiere, rimasto inattuato dopo che l’impresa ha improvvisamente sospeso i lavori.
Il Comune nell’ultimo confronto a Palermo con i funzionari della Regione si era impegnato a predisporre un computo metrico aggiornato, previo incarico esterno, così da verificare lo stato dell’arte dei lavori, alla luce delle ripetute azioni vandaliche subite dallo storico teatro incompiuto che, da quasi 70 anni, attende di essere ultimato e finalmente consegnato alla città. La documentazione tecnica, ad oggi, non sarebbe stata ancora approntata, allontanando, di nuovo, l’auspicio di completare la più longeva delle opere incompiute cittadine