Altro che rafforzamento politico, blindatura. Valerio Cucè a pochi giorni dall’annuncio della nascita del gruppo consiliare di Forza Italia è stato mandato a casa dal sindaco Davide Vasta. Che il sindaco volesse prendere le distanze da Cucè lo si era già capito. In molti, nei corridoi del palazzo municipale di via Archimede avevano paventato questo scenario, già nel periodo natalizio.
Poi la nascita del gruppo consiliare, annunciata in pompa magna da Marco Falcone, ha avuto l’effetto contrario. Il sindaco si è forse sentito, in qualche modo condizionato, e oggi, in mattinata, ha firmato la determina con cui ha chiuso il rapporto con il già defenestrato ex vice sindaco. In pieno ferragosto il sindaco decideva, infatti, di tagliere i viveri a Cucè ridimensionandolo, per poi sferrare il colpo finale appena dopo la fine delle vacanze natalizie.
Il tempo, insomma, di digerire panettoni e pandoro. Nelle motivazioni addotte il sindaco è categorico, evidenziando “la sussistenza di esigenze di carattere generale che investono l’indebolimento del rapporto fiduciario tra il vertice dell’amministrazione e uno degli assessori, destinato a cooperare con il sindaco nell’amministrazione dell’ente locale anche int virtù, per l’appunto, delle deleghe conferite, tale da minare i rapporti all’interno della stessa Giunta comunale, causando una instabilità politico-amministrativa e facendo venire meno le basi per una futura e proficua collaborazione in merito agli indirizzi programmatici.
Con riflessi diretti sull’azione politico amministrativa e sul raggiungimento degli obiettivi politici prefissati, come evìncesi da fatti che denotano discredito, in varie circostanze, contro la persona del sindaco, e il delinearsi di un rapporto conflittuale con il capo dell’Amministrazione medesimo, oltre che assenza di legame partecipativo nell’ambito dell’organo di governo dell’Ente”.
Queste le gravi motivazioni espresse nero su bianco dal sindaco Vasta che lo hanno poi portato a disporre, stamane, con propria determina, la revoca dell’assessore Valerio Cucè, con effetto immediato e con immediata cessazione della carica.
Dal canto suo, Valerio Cucè, a caldo commenta laconicamente che “mi aspettavo una decisione di questo tipo, tuttavia prima di effettuare qualunque valutazione è mia intenzione sentirmi con i vertici di Forza Italia”.
Appare del tutto evidente che il neo gruppo azzurro costituitosi in Consiglio e del quale fanno parte i consiglieri Salvuccio Leotta, Alfio Caltabiano e Sara Siliato, a questo punto andrà ad irrobustire l’opposizione.
Frattanto, proprio dagli scranni della minoranza giungono le prime dichiarazioni. Mariella Di Guardo: “Ribadisco, come ho fatto a seguito della revoca della vicesindacatura che, dal punto di vista politico il frazionamento delle revoche che si è concluso con la definitiva defenestrazione di Cuce e’ incomprensibile. La sfiducia che matura a carico di un assessore, non può essere rateizzata ed il comportamento del sindaco è senza precedenti.
Nel frattempo – ragiona la Di Guardo – si è composto il gruppo di Forza Italia, all’ interno del consiglio comunale e tale realtà renderà lo strappo irreparabile perché l’affronto e’ stato fatto anche nei confronti di quei consiglieri che sostenevano l’ex vicesindaco. Ma ormai il dado è tratto e non ci resta che attendere gli effetti”.
Dal canto suo, il consigliere di opposizione Claudia D’Aita aggiunge: “Il Sindaco Vasta non ha mantenuto neanche una promessa elettorale. Aveva assicurato stabilità di Giunta per tutto il quinquennio ed ha revocato il suo assessore più importante: il vicesindaco. Una squadra mostrata come coesa che si sgretola dopo neanche due anni. Chi non è capace di mantenere gli accordi non è destinato ad una lunga vita politica! Tutto ciò è lo specchio di una evidente inconsistenza amministrativa”.