A margine del Congresso intercomunale di Giarre, Riposto e Mascali di Fratelli d’Italia, abbiamo posto alcune domande all’on. Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione e all’on. Luca Sbardella, vice responsabile dell’organizzazione, il quale è stato nominato da Giorgia Meloni commissario unico di Fdi in Sicilia. Un provvedimento quest’ultimo che ha sorpreso e stupito i militanti e i dirigenti mirato a sostituire la diarchia di coordinatori, Gianpiero Cannella e Salvo Pogliese , per realizzare un coordinatore unico. Serve anche a riportare la quiete in un partito che in Sicilia vive un periodo di turbolenze e divisioni.

On. Donzelli, tutti si chiedono che senso e significato assume il commissariamento di Fdi in Sicilia?

In Sicilia siamo già bravi e adesso vogliamo essere bravissimi. Abbiamo unito i due coordinamenti (Sicilia Orientale e Occidentale n.d.r.) e c’è una fase di commissariamento nominando il vice responsabile dell’organizzazione nazionale di Fdi l’on. Luca Sbardella che ha il compito di affiancare l’attuale classe dirigente del Partito. Poi  si realizza il coordinamento unito e unico che camminerà con le proprie gambe riorganizzando la vita del Partito. Sicuramente vogliamo portare in modo chiaro e netto lo stesso buon governo che stiamo portando anche a livello nazionale anche in questa Regione

Quindi si prevede una segretaria unica?

È già prevista. D’ora in poi non ci saranno più due coordinamenti ma sarà unico. 

Lei è il responsabile nazionale dell’organizzazione di Fdi e, quindi, può dirci come si articola il partito nel territorio, che tipo di impostazione avrà nel futuro, sarà un partito dal modello “leggero” o “pesante”? 

Il nostro partito è un partito pesante. Ho partito che crede nei propri giovani, nella formazione della classe dirigente, negli eletti. Stiamo facendo i congressi in tutti comuni d’Italia per darà la possibilità di selezionare la propria classe dirigente nel miglior modo possibile. Quindi siamo un partito con le sedi, con le proprie diramazioni, non crediamo nei partiti leggeri. La politica è una cosa seria non può svolta da partiti che si muovano lentamente, oggi si ha bisogno di partiti veloci ma ben strutturati. 

Quali sono le priorità e le istanze più importanti che il partito porta avanti ?

Dare la possibilità a tutti di arrivare dove vogliono arrivare in base a quello che si meritano. Ma vogliamo togliere tutte quei limiti che c’erano in Itali e quegli errori fatti dalla cattiva politica per cui si poteva arrivare solo con la raccomandazione solo con la tessera in tasca giusta, solo con la spinta, oppure in alcuni casi si pensava che non si poteva arrivare, perché c’erano dei risultati che erano  preclusi. Giorgio Meloni con la sua storia personale dimostra che si può arrivare ovunque. 

L’ultima domanda: i conflitti con la giustizia, lei parlato ha parlato di riforma della giustizia. Si prevede al riguardo due Csm e la separazione della carriera. Non c’è il rischio di sottoporre i Pm al controllo del potere politico? 

E’ l’esatto opposto, noi vogliamo liberare la magistratura dai legami con la politica. Oggi come oggi nel Csm,essendo elettivo, la fanno da padroni le correnti politicizzate che di fatto sono delle emanazioni dei rapporti con i partiti, soprattutto Magistratura Democratica nei rapporti con il Partito Democratico e la sinistra italiana. Noi vogliamo che i magistrati facciano il loro dovere come stanno facendo la stragrande maggioranza dei magistrati pensando soltanto al bene degli italiani, e non a cercarsi l’aggancio politico giusto. Oggi come oggi la legislatura è troppo legata alla politica. Non vogliamo slegare la magistratura dalla politica. 

Al congresso ha partecipato anche il neo commissario Luca Sbardella chiamato a svolgere un ruolo delicato, in questa fase fluida di FdI.

Lei, Sbardella, è stato nominato commissario in Sicilia. Quale è il suo compito in questa fase storica in Sicilia ,se c’è un rilancio oppure una riorganizzazione? 

Si tratta di una riorganizzazione . Da quando è stato fondato il partito era stato suddiviso in un coordinamento regionale della Sicilia con due coordinamenti. Adesso si è deciso di fare una “fusione” per consegnare successivamente una guida unica al corpo del partito. 

Il modello di partito di Fratelli d’Italia è fondato su una dimensione tradizionale una solida organizzazione e un tesseramento. Come ha trovato lo stato di salute del partito in questo momento? 

Abbiamo intenzione di strutturare il partito sul territorio alla vecchia maniera, come si direbbe molte sezioni e soprattutto aperte ai cittadini e ai militanti, con i dirigenti in ogni comune con coordinamenti comunali di ogni comune in modo che chi vuole interloquire con il partito possa avere sempre avere un riferimento. Radicheremo il Partito nel territorio fino a coprire tutti i comuni della Provincia . 

Come trova il lavoro del partito qui a Catania e in Provincia? 

Ho trovato una classe dirigente eccezionale a Catania e in tutta la Sicilia. Ovunque sono andato ho trovato dirigenti, sia giovani, sia meno giovani tutti molto motivati e capaci. 

Rosario Sorace

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