Il centro commerciale Conforama di Riposto, dopo una serie di cambi gestionali, sta attraversando una fase di criticità. I vertici dell’insegna nazionale hanno avviato una riorganizzazione del personale, mettendo in atto precise strategie che penalizzano i lavoratori della struttura commerciale, costretti a rinunciare al proprio posto di lavoro dopo avere ricevuto lettere di trasferimento in altri centri della catena produttiva Conforama. Trasferimenti per lo più in località del Nord Italia e, quindi, distanti migliaia di chilometri dalla propria residenza.
Il deputato regionale Santo Primavera nel ritenere i trasferimenti coattivi una forma di licenziamento mascherato, cosi come rappresentato dalle parti sociali, ha trasmesso una interrogazione urgente al Governo regionale e in particolare all’assessore al Lavoro, sollecitandolo ad aprire un tavolo di crisi sul caso che riguarda il futuro dei lavoratori colpiti dal pesante provvedimento. “I licenziamenti collettivi – secondo il deputato Primavera – interessano i territori e diventano un problema economico – sociale, in quanto fanno aumentare il tasso di disoccupazione e le conseguenti ricadute sono l’aumento delle disuguaglianze sociali ed economiche.
I dipendenti di Conforama Riposto, che hanno già ricevuto nei giorni scorsi le disposizioni aziendali, si vedranno costretti al licenziamento, sia per l’impossibilità di abbandonare il proprio nucleo familiare, sia per l’insostenibilità del costo di tale trasferimento, trattandosi di dipendenti di sesso femminile in regime di part time. Non solo. Da informazioni assunte appare assai probabile che il numero dei trasferimenti aumenterà da quattro a dodici”. La vicenda dei trasferimenti è stata già oggetto, nell’ultima seduta di Consiglio comunale a Riposto, di una articolata interrogazione illustrata dalle consigliere comunali Mariella Di Guardo e Claudia D’Aita.