Notte di paura e apprensione per i residenti di San Martino delle Scale, frazione di Monreale, nel Palermitano. Un vasto incendio divampato ieri sera ha costretto le forze dell’ordine a evacuare decine di famiglie. Le fiamme hanno devastato i boschi della zona, lambendo diverse abitazioni. I vigili del fuoco, la protezione civile e la guardia forestale hanno lavorato tutta la notte per arginare il rogo, alimentato dal forte vento di scirocco.

A monte Caputo, a Monreale, sono oltre cinquanta gli ettari andati in fumo, mentre è in corso anche la conta dei danni alle abitazioni e alle auto. Già dalle prime ore di questa mattina sono intervenuti i candair che hanno effettuato la bonifica del territorio.

Il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono, che per tutta la notte ha coordinato le operazioni di spegnimento, assieme a numerosi addetti ai lavori, chiede alla Regione lo stato di calamità per le zone interessate. “Siamo davanti a mani criminali – dice a Monreale News –, bisogna prendere coscienza e mandare segnali forti. Non é possibile mettere a repentaglio vite umane e un patrimonio ambientale di grandissimo valore. Rivolgo un particolare ringraziamento a tutte le forze dell’ordine, forestali, protezione civile, volontari e cittadini che hanno lavorato tutta la notte per aiutarci a spegnere i roghi e ci hanno sostenuto per superare un momento di grande difficoltà”.

E’ di circa 100 ettari di macchia mediterranea in fumo il bilancio di un altro grave incendio che ha imperversato a Scopello, frazione di Castellammare del Golfo, nel Trapanese. Un incendio di natura dolosa. Il sindaco Nicola Rizzo parla di “attacco programmato e mirato”.

“Ferite visibili ad occhio nudo che condanniamo fermamente poiché parlano di un attacco programmato, in considerazione del forte vento di scirocco, e mirato poiché i roghi sono partiti da più punti impervi, almeno cinque, ed il nostro territorio non è stato il solo ad essere interessato da imponenti incendi – spiega Rizzo -. Quel che certo è che il danno è incalcolabile e che è stato limitato grazie all’unità di crisi che ha lavorato ininterrottamente. Dopo l’amarezza occorre la reazione: Castellammare oggi si rialza e torna a lavorare per ridare sicurezza ai luoghi colpiti. Dopo i resoconti di tutti gli organi che hanno collaborato, valuteremo ogni altra possibile azione per salvaguardare il nostro patrimonio naturale e garantire la sicurezza”.

 

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