“Nel quarantesimo anniversario del barbaro omicidio, la Repubblica si inchina nel ricordo di Boris Giuliano, funzionario della Polizia di straordinarie capacità, servitore dello Stato fino al punto di pagare con la vita il coerente impegno per la legalità e la giustizia”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“In questo giorno di memoria – ha aggiunto – desidero esprimere vicinanza e solidarietà ai familiari, a chi ha potuto conoscerlo e apprezzarlo, ai colleghi che hanno continuato con lo stesso coraggio l’azione di contrasto alla mafia e al crimine organizzato. Boris Giuliano è stato assassinato perché, grazie alle sue qualità investigative e all’efficacia di metodologie innovative, aveva inferto duri colpi a cosa nostra, svelando catene di comando e portando alla luce legami internazionali, che sostenevano il traffico della droga”.

“L’esito dei procedimenti giudiziari e le condanne definitive inflitte all’intero vertice mafioso dimostrano i grandi meriti di Boris Giuliano e il contributo prezioso che da Capo della Squadra Mobile di Palermo ha fornito anche a quanti ne hanno continuato l’impegno contro organizzazione e interessi criminali. Il ricordo di Boris Giuliano rafforza la consapevolezza del valore della legalità come condizione di libertà e di coesione sociale e, con essa, l’impegno responsabile dell’intera comunità nazionale per giungere al definitivo sradicamento del criminale fenomeno mafioso”, ha concluso Mattarella.

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