STROMBOLI (MESSINA) (ITALPRESS) – Lettini da mare completamente ricoperti da lapilli neri e polveri vulcaniche e una grande nuvola grigia che ricorda il fungo atomico di Hiroshima: è lo scenario dello Stromboli, che alle 12,15 è tornato a farsi sentire. Due forti esplosioni consecutive, hanno fatto ripiombare nella paura l’isola eoliana dopo un mese e mezzo dall’ultima fortissima eruzione che aveva causato danni e anche la morte di un escursionista.
Questa volta nessun danno registrato, nè feriti e a quanto pare non c’è rischio di onde anomale. In ogni caso i numerosi turisti dopo l’improvviso suono delle sirene anti-tsunami hanno dovuto abbandonare le spiagge e recarsi nelle case e alberghi o nei punti di raduno previsti dai piani di emergenza.
Al momento dell'eruzione, secondo quanto si apprende, sul vulcano non c’erano escursionisti perché era vietato salire.
(ITALPRESS).