MESSINA – Perentoria replica
dell’Atm alle analisi e alle critiche mosse da Filt, Cgil e Uil sull’Azienda
trasporti Messina. La risposta è firmata dal direttore generale Natale
Trischitta e da Piero Picciolo per i commissari liquidatori.
In primo piano la
questione “shuttle”.
“Le sigle sindacali –
esordisce l’Azienda – parlano di un aumento dei tempi del percorso dello
Shuttle in termini di tempo scoprendo che da 100 minuti, il tragitto, nel nuovo
piano di esercizio, si fa in 120 minuti. Come si evince dagli orari (visibili
nel sito Atm) l’orario di percorrenza è rimasto per tutte le corse sotto i 100
minuti, mentre nelle ore di punta è stato portato a 110 per permettere agli autisti di compensare il
traffico cittadino, come già accaduto questo inverno. Riteniamo pertanto
ingiustificati i toni ed i giudizi negativi sull’efficienza dei tempi di
percorrenza”.
“Piano shuttle, parlano i numeri…”
I sindacati parlano di
“fallimento” del piano Shuttle e suggeriscono un ritorno alle origini con
conseguente “spezzamento” della stessa linea alla stazione centrale ed il
ripristino delle due direttrici nord sud e sud nord.
Anche su questo punto
l’Atm “invita a guardare i numeri e interpellare i veri utenti della linea 1,
cioè i cittadini. Dai riscontri quotidiani e mensili risulta che questa linea
ha avuto un incremento del 40% rispetto alle due linee precedentemente
utilizzate (il 2 ed 79), ha un altissimo gradimento sia sugli studenti che la
considerano indispensabile per i loro spostamenti, non solo scolastici, e sia
dai quartieri dove addirittura registriamo continui inviti a prolungare il
servizio Shuttle anche nelle periferie non raggiunte (vedi Torre Faro , Ponte
Gallo, ospedale Papardo). Ciò in quanto per la prima volta questo tipo di
servizio è utilizzato e apprezzato anche dall’utenza che si reca al lavoro in
orari prima non compatibili. Grande apprezzamento è stato inoltre riscontrato
in estate con flussi continui dei ragazzi dalla zona sud alla zona dei lidi,
dai turisti con presenze frequenti in direzione nord e dalle linee notturne
aumentate a 5 per far fronte all’ingente richiesta e indispensabili per
aumentare la sicurezza dei ragazzi (e non)”.
“Confusione dei sindacati sulle linee 24 e 32”
Altra criticità
segnalata dalle sigle sindacali sarebbe quella della zona nord con alcuni
esempi: la linea 24, “con un percorso che esclude gran parte della zona nord” e
la linea 32. “Per quanto riguarda la
linea 24 che da Sperone e Parpardo lo scorso anno raggiungeva il terminal
Annunziata con passaggio dalla Panoramica – spiega l’Atm – va detto che
l’intervento messo in campo dal nuovo piano di esercizio ha raddoppiato i bus
in servizio su questa linea e prolungato la stessa fino alla Stazione Centrale
con passaggio da Via Regina Elena toccando oltre la Panoramica tutta la
Circonvallazione; si sono quindi potenziati i collegamenti e non, come riporta
la nota, ridotti. La linea 32 viene indicata come deficitaria in quanto serve
l’ospedale Papardo solo in andata, tanto che il servizio è offerto da una
navetta privata dell’ospedale. Anche qua si fa confusione – chiosano Trischitta
e Picciolo – essendo il servizio in oggetto migliore di quello precedente,
abbiamo oggi infatti un collegamento diretto dalla Stazione centrale con
passaggio dalla Panoramica ogni ora, che prima non c’era, ed un collegamento
dal Teminal Annunziata, via litoranea, ogni 45 minuti diretto, invece della
navetta (linea 31) da prendere ogni ora dopo il tratto da fare con lo Shuttle”.
La linea 3 (Pezzolo) “è
stata potenziata con la 3 bis, in
aggiunta al servizio precedente; purtroppo a causa di una frana il sevizio
prevede un trasbordo su un bus più piccolo”.
Linee 22 e 20 “raggiungono
ora la Via Pietro Nenni con conseguente (ed apprezzato) allargamento di una
grande utenza nella parte alta dell’Annunziata.
“Modifiche migliorative”
Tutte queste modifiche
migliorative – sottolinea l’Azienda – sono state adottate dopo gli incontri con
le Circoscrizioni, alla presenza del vicesindaco nonché assessore alla Mobilità
urbana, del Dirigente della mobilità urbana e dell’esperto del dipartimento
mobilità urbana Ing. Leonardo Russo. E, soprattutto, sono state anche approvati
in Commissione orari e turni, il 18 settembre scorso, dai rappresentanti di
tutte le organizzazioni sindacali, compresi i rappresentanti della Cgil e della
Uil”.
Ad avviso dell’Atm “l’occasione
è utile per ricordare che, i ritardi talvolta accumulati, sono spesso effetto
della sosta vietata o selvaggia nelle corsie preferenziali. A Tal riguardo è
stato chiesto un ulteriore impegno alla Polizia municipale che sta cominciando
a dare i primi riscontri positivi.
Ringraziando le sigle
sindacali per le critiche che devono servire per migliorare il servizio –
concludono Trischitta e Picciolo – chiediamo alle stesse una maggior
obiettività nelle analisi e nelle conclusioni”.
L'articolo L’Atm replica ad analisi e critiche di Filt, Cgil e Uil: “Inesattezze su ritardi e zone non raggiunte” proviene da Tempo Stretto.