Gli animi sono sempre più tesi. La pazienza è finita da un pezzo. La movida in centro città continua ad essere insostenibile per chi vive nelle vie dei locali. L’estate aveva portato un po’ di quiete, ma ormai i locali del centro hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo. E, a quanto pare, nella consueta deregulation. Una movida selvaggia. Continuano a definirla così gli abitanti del centro che qualche mese fa si erano anche riuniti in comitato e che non sanno più a chi rivolgersi.

Chiedono l’intervento di Polizia Municipale e Forze dell’Ordine, denunciano, segnalano. Ma, da quello che raccontano, tutto si rivela inutile. Musica fino a tardissima notte dentro e fuori dai locali, schiamazzi, caos per strada. Ce n’è per tutti i gusti. Non sono contro le attività commerciali che lavorano, non sono contro i ragazzi che si divertono. Sono contro chi non rispetta le regole e contro chi non fa nulla per farle rispettare.

C’è infatti sempre la famosa ordinanza varata dal sindaco De Luca qualche mese fa per regolamentare la musica nei locali. In questo momento vige ancora l’orario estivo. Il lunedì e il mercoledì non ci dovrebbe essere musica all’esterno da nessuna parte, martedì, giovedì e domenica fino a mezzanotte, venerdì e sabato fino all’una. Ma questi orari vengono rispettati? E se la musica è all’interno che succede? Ma soprattutto: ci sono i controlli?

Le risposte sono nell’esasperazione dei residenti delle vie dei locali. Michele Bisignano, uno dei componenti più agguerriti del comitato, ma anche residente stanco e sfiduciato, nei giorni scorsi aveva scritto ancora una volta all’assessore Dafne Musolino.

Non si rispettano le regole

«L’ordinanza non viene rispettata né viene fatta rispettare, con i cittadini residenti ed abitanti che continuano a subire le conseguenze dei comportamenti arroganti, incivili e irrispettosi delle istituzioni, tenuti dai signori che gestiscono diversi locali» ha scritto in un messaggio all’assessore. Senza ricevere risposta.

Bisognano spiega che con la riapertura dei locali del centro storico e non solo, dopo la pausa estiva, la situazione si è andata aggravando. Le cause sarebbero ne comportamento arrogante ed incivile di alcuni gestori di locali e dei loro avventori e dei soggetti che circolano con mezzi dotati di impianti stereo illegali fino all’alba, causando un impatto acustico devastante.

Le testimonianze

«Siamo in presenza acclarata, non solo del mancato rispetto di una ordinanza sindacale e quindi, di una violazione di carattere amministrativo, ma anche di palesi violazioni del Codice penale per quanto riguarda il riposo delle persone, il disturbo della quiete pubblica e gli schiamazzi notturni. E non mi sembra giusto né corretto che debbano prevalere la protervia e la prepotenza di alcuni gestori dei locali che non rispettano regole e regolamenti, rispetto agli altri esercenti che hanno concorso, con la partecipazione della loro stessa categoria, ad individuare tali regole. Se l’Amministrazione comunale non è in condizione di far rispettare un suo provvedimento, chieda almeno, facendo riferimento alla recente normativa sulla sicurezza nei centri storici cittadini, il coinvolgimento e l’intervento della Prefettura e della Questura, così come è avvenuto ed avviene in altre città, anche siciliane».

Il fine settimana

L’ultimo weekend è stato un inferno per i residenti del centro storico. «Musica condj a tutto volume fino alle 4 del mattino, locali che hanno chiuso i battenti ben oltre le 5, schiamazzi ovunque, party improvvisati nelle piazzette tematiche di via Garibaldi.

Adesso ricomincia la settimana. Stasera non ci dovrebbe essere musica da nessuna parte. Loro ormai sono rassegnati ma continuano a chiedere controlli e multe.

Francesca Stornante

L'articolo La movida selvaggia si riaccende nel centro storico. E torna l’esasperazione proviene da Tempo Stretto.

Loading