MESSINA – Ritorno all’antico. Dopo sei mesi di “respiro” sulla tratta Villafranca – Messina, dal 22 ottobre al 19 novembre sarà di nuovo chiusa l’uscita di Giostra. E si tornerà a transitare su corsia unica sui 3 chilometri e mezzo precedenti, con conseguenti code. Le stesse che si erano formate per sette lunghi anni fino allo scorso 20 aprile, quando era stata inaugurata e aperta l’ultima uscita.
LE DUE CORSIE SEPARATE
Da sei mesi, su quel tratto rimesso a nuovo, le due corsie sono separate: quella di destra per chi esce a Giostra, quella di sinistra per chi prosegue verso Boccetta e oltre. Ma capita che alcuni “distratti” si pongano sulla corsia di destra e proseguano dritto.
L’USCITA STRETTA E PROVVISORIA
Altre polemiche erano seguite perché l’uscita è stretta, con una curva quasi a gomito, e ci potrebbe essere il rischio di incidenti, per fortuna mai verificati. Una situazione provvisoria in vista dei lavori sul lato monte del viadotto Ritiro.
DAL 22 OTTOBRE I LAVORI DI AMPLIAMENTO…
Ora l’uscita deve essere ampliata, per consentire di percorrerla anche ai tir, visto che, tra qualche tempo, diventerà obbligatoria per tutti i mezzi. Dal 22 ottobre, quindi, via ai lavori di ampliamento e conseguente chiusura dell’uscita, la cui riapertura è prevista alle 21.30 del 19 novembre.
… FINO AL 19 NOVEMBRE. MA POI SARA’ PEGGIO
Ma poi, in quanto a disagi per la circolazione, sarà ancora peggio. Perché è vero che l’uscita riaprirà e sarà utile per chi deve andare a Giostra, ma sarà obbligatoria anche per chi deve proseguire oltre.
LA NUOVA ROTATORIA SUL VIALE GIOSTRA
Altro lavoro previsto è la realizzazione di una rotatoria sul viale Giostra, alla confluenza con lo svincolo. Una volta concluse entrambe le operazioni, l’ampliamento dell’uscita e la rotatoria, tutti i mezzi provenienti da Villafranca dovranno quindi uscire a Giostra, arrivare sul viale, dove incontreranno subito una rotatoria, da percorrere tutta per poi rientrare dallo stesso svincolo e proseguire verso Boccetta e oltre.
USCITA OBBLIGATORIA PER TUTTI PER OTTO MESI
Un disagio che durerà per circa otto mesi, il tempo necessario per ricostruire la parte lato mare del viadotto Ritiro e per smontare la parte lato monte. Le operazioni, infatti, si svolgeranno in contemporanea, con l’obiettivo di accorciare i tempi. Quell’uscita obbligatoria, dunque, creerà certamente disagi ma è la soluzione per bypassare il tratto di viadotto che non ci sarà. L’unica alternativa era un lungo doppio senso, oltre 10 chilometri, da Tarantonio a Boccetta, ipotesi scartata perché considerata più pericolosa.
(Marco Ipsale)
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