Situazione: le ripetute irruzioni di correnti fredde nord atlantiche sull'Europa occidentale e i continui afflussi sciroccali richiamati dal mediterraneo verso nord nordest hanno mantenuto al di sopra delle medie stagionali le temperature di gran parte dell'Europa orientale e nord orientale. Non soltanto i vicini Balcani ma anche Ungheria, Polonia, Ucraina, Bielorussia, buona parte del Baltico e una parte della Scandinavia e della Russia Europea hanno risentito di valori massimi fino a 5-6°C sopra le medie trentennali.
A metà della scorsa settimana poi sono stati anche battuti dei record, citiamo ad esempio Varsavia in Polonia che con una temperatura di 13.5°C ha battuto il suo precedente di 12.9°C registrato nel novembre del 1996. Ma l'hinterland della capitale polacca ha raggiunto nella giornata del 17 novembre persino i 15°C un valore nettamente anomalo se pensiamo che in questo periodo la massima non dovrebbe essere superiore ai +5-7°C con una minima prossima o inferiore allo zero.
Il caldo anomalo non ha risparmiato come dicevamo anche Ungheria, Bielorussia, Scandinavia e Baltico che dopo le nevicate precoci di fine ottobre ha fatto registrare una sfilza di giornate con massime comprese tra i 5 e gli 11° anche nella freddissima San Pietroburgo. Persino Mosca si è crogiolata fino a pochi giorni fa con massime superiori ai +5-6°C poi un repentino raffreddamento avvenuto nelle ultime 48 ore l'ha riportata bruscamente alla normalità, anzi persino sotto media visto che la temperatura massima del giorno 20 novembre è stata di -6°C con neve ma durerà poco.
Nel corso dei prossimi giorni infatti una nuova ventata di scirocco porterà di nuovo temperature sopra media nella capitale della Russia e l'aria calda risalirà fino alla Scandinavia. Questa nuova fase molto mite durerà fino a metà della prossima settimana, poi una colata artica farà precipitare i termometri sottozero su diverse nazioni.