Rimane alta l’attenzione del Comando Provinciale Carabinieri di Catania per contrastare le varie forme di illegalità diffusa e garantire il rispetto delle norme dedicate alla tutela ambientale, cui è strettamente e indubbiamente legato il benessere di tutti i cittadini.
In tale contesto, i militari della Stazione di Santa Venerina hanno denunciato un 76enne di Calatabiano e un 44enne di Zafferana Etnea per “abbandono di rifiuti”, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva.
L’attività è scaturita dal ritrovamento, durante i vari servizi perlustrativi delle pattuglie, di numerosi rifiuti in contrada Codavolpe, in territorio di Santa Venerina, motivo per cui i Carabinieri hanno ritenuto necessario chiedere alla Procura della Repubblica la possibilità di installare, in quell’area, delle telecamere di videosorveglianza, occultate tra la vegetazione. .
Ottenuta l’autorizzazione, i militari dell’Arma hanno, dunque, proceduto all’osservazione di quanto accadeva lungo quella strada di periferia, e, nel giro di due giorni, hanno scorto dapprima il 44enne, che verso le 18:00, è arrivato a bordo della sua utilitaria Citroen e, dopo aver parcheggiato, ha tirato fuori dal portabagagli e dai sedili posteriori dell’auto, diversi sacchi di plastica. Con nonchalance, l’uomo ha abbandonato i rifiuti ai margini della strada, per poi andare via. Analoga scena si è ripetuta il giorno successivo, quando i Carabinieri, esaminando le registrazioni, hanno visto arrivare una Opel dalla quale è sceso il 76enne che ha dapprima tirato fuori dal baule del veicolo un secchio di plastica, sversando il contenuto nella campagna circostante e poi, afferrato un sacchetto, lo ha lanciato all’interno della vegetazione.
Grazie alle telecamere, gli investigatori hanno individuato le targhe dei veicoli e poi, grazie all’accesso alla banca dati in uso alle Forze dell’Ordine, sono risaliti ai proprietari dei veicoli che, in questo caso, erano anche gli utilizzatori effettivi degli stessi.
L’attività svolta in quello specifico territorio rurale verrà ripetuta in altre località al fine di prevenire la realizzazione di discariche abusive in un contesto ambientale che dovrebbe essere preservato come naturalistico.

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