PALERMO (ITALPRESS) – Sono passati ormai venti anni dal lancio di AZ Salute, rivista che si occupa di formare e informare il territorio siciliano sulle ultime novità del mondo della medicina e della sanità. Col passare del tempo è entrata nelle casa di tutti – una volta al mese – grazie alla partnership con il Giornale di Sicilia. E, nonostante sia passato tutto questo tempo e il settore dell’informazione si sia evoluto, AZ Salute ne continua a rappresentare un tassello importante, al quale la gente si è anche affezionata. “Non esisteva una pubblicazione che parlasse di biomedicina e sanità – spiega Carmelo Nicolosi, direttore della rivista – noi ci siamo riusciti, facendo informazione e formazione, ricevendo anche il plauso del ministero della Salute. Gli obiettivi sono sempre gli stessi, ovvero quello di dare delle informazioni, seppur complicate, ma comprensibili a tutti”. Nell’ambito del ventennale anche un convengo, un momento di confronto, che si è svolto alla fondazione Whitaker, dal titolo “Medicina: passato, presente e futuro”. Nell’ambito dell’incontro, tra i temi trattati anche quello relativo al PNRR: “Sono circa 800 milioni di euro. Siamo ad un punto importante – dice Salvatore Iacolino, dirigente generale Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute – abbiamo individuato i contraenti, le attività stanno andando avanti con grande slancio e determinazione e confidiamo di raggiungere questo ambizioso risultato”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo: “Le case di comunità e le centrali operative territoriali sono la medicina che va a casa dei cittadini. Gli ospedali manterranno il loro ruolo nelle forme acute e nel grande livello assistenziale, mentre tutto ciò che è cronicità e fragilità verrano gestite in queste strutture sul territorio. Ci auguriamo di poter realizzare tutto ciò nel più breve tempo possibile. Abbiamo avuto anche l’approvazione da parte del ministero per 1 miliardo e 300 milioni per le strutture ospedaliere nuove o da portare a maggiore di misure di sicurezza con annesse ristrutturazioni”. Tra le novità relative al territorio ci sarà anche il nuovo Policlinico: “Dal ministero arriverà da un momento all’altro l’autorizzazione al finanziamento di 348 milioni di euro – spiega Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo – siamo ottimisti che nell’arco di qualche anno Palermo abbia una nuova realtà sanitaria di livello accademico e strettamente collegata alla cittadella universitaria”.
Tra i presenti anche il sindaco Roberto Lagalla: “Dobbiamo affrontare un percorso non inferiore a 10 anni per realizzare nuove strutture e dobbiamo immaginare cosa fare e a cosa dare priorità», ha sottolineato il primo cittadino, che ha messo a nudo le gravi criticità della rete ospedaliera. «Dobbiamo capire cosa serve di più e come utilizzare meglio ciò che già esiste, senza essere travolti dal “nuovismo” a tutti i costi”. “Nel ruolo dell’informazione ci devono essere alleanze relative alla salute – sottolinea Marina Panfilo, Vaccine Policy & Communication Director MSD Italia – per sostenere il nostro servizio sanitario nazionale dobbiamo far sì che ogni cittadino faccia la propria parte: attraverso la prevenzione corretti stili di vita, vaccinazioni, screening. Perchè più a lungo ci manteniamo sani, più potremo avere una qualità di vita migliore”. Tra i partner della sanità c’è l’industria farmaceutica: “Dobbiamo dare tutti il nostro contributo per rendere sostenibile un cambiamento che ha di fronte la grande sfida dell’invecchiamento della popolazione – dice Francesca Patarnello, Vicepresidente Market Access & Government Affairs AstraZeneca Italia -. C’è anche il grande tema del cambiamento del clima… credo che nessuno possa farcela da solo. L’industria ha un grande ruolo, quello relativo alla ricerca e quello di affrontare queste sfide. Noi, come AstraZeneca, siamo pronti a dare il nostro contributo per fare in modo di mettere insieme le risorse tra aziende, sistema pubblico, università e territorio. Credo ci sia un grande beneficio lavorando insieme”. “Il concetto di comunità, intesa anche come sviluppo della sanità e cura delle persone, è fondamentale – conclude Paolo Randazzo, Healthcare System Partner Roche Italia -. Serve una collaborazione tra pubblico e privato”.
-foto gtr Italpress –
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