Giarre ha celebrato con una cerimonia istituzionale il conferimento del titolo di città, un riconoscimento che va oltre l’aspetto formale, celebrando l’identità, la storia e il patrimonio culturale della comunità. Alla presenza del prefetto Maria Carmela Librizzi, la cerimonia si è svolta in due momenti: nella suggestiva sala degli specchi e nell’aula consiliare, dove il sindaco Leo Cantarella ha ripercorso la storia di Giarre, dalle leggende greche all’importanza della città nel XIX secolo.

Il sindaco Cantarella ha sottolineato che il titolo di città non porta vantaggi economici diretti, ma rafforza il senso di appartenenza e l’identità della comunità. “Una città è prima di tutto uno stato d’animo, un sentimento unico e irripetibile”, ha affermato, citando Herb Caen: “Una città non si misura dalla sua lunghezza e larghezza, ma dall’ampiezza della sua visione e dall’altezza dei suoi sogni”.

Alla cerimonia hanno partecipato numerosi ex sindaci e presidenti del consiglio comunale, testimoniando l’importanza dell’evento per la città. Il sindaco dei ragazzi, Francesco La Porta, ha parlato del senso di comunità e dell’importanza di trasmettere questi valori alle nuove generazioni.

Il prefetto Librizzi ha evidenziato come il titolo di città sia un tributo alla storia, ai monumenti e al valore sociale di Giarre, ricordando il suo ruolo di crocevia nel XIX secolo e la sua tradizione di accoglienza. Ha sottolineato l’importanza del patrimonio culturale della città, con le sue chiese, i palazzi e le opere d’arte.

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