Soltanto una settimana di pace per gli utenti del trasporto pubblico della vallata di Mili. Nonostante con il nuovo orario invernale entrato in vigore lunedì 23 settembre, i circa 1700 utenti dei villaggi di Mili S. Pietro e Mili S. Marco abbiano ottenuto alcune migliorie richieste pressantemente dal consigliere circoscrizionale Merlino, oggi, giovedì 3 ottobre, studenti, lavoratori e pensionati dei due villaggi si sono trovati di fronte ad un’amara sorpresa.

Tutti a piedi

E’ infatti rimasto a bocca asciutta per l’intera mattinata chi intendeva servirsi del bus Atm per raggiungere la scuola, il lavoro o i servizi pubblici. I ragazzi delle scuole ed i lavoratori si sono visti costretti a percorrere a piedi i 3 km della strada provinciale 38, con tutti i rischi che questo comporta, e a chiedere passaggi alle auto in transito.

A denunciare i disservizi è il consigliere della I circoscrizione Andrea Merlino. «Non si spiega con quali criteri venga programmata la soppressione delle linee bus Atm che, come dichiarato dagli stessi vertici dell’Azienda, è causata dalla mancanza di personale. Incomprensibile anche che non si sia ancora dato seguito a quanto affermato, nel febbraio 2019, dall’allora presidente Campagna, che dichiarava che le disfunzioni legate alla carenza di personale sarebbero venute meno con l’assunzione di 30 autisti. Autisti che sono recentemente arrivati, ma che pare, come affermato di recente dai Commissari liquidatori Atm, siano appena sufficienti a colmare i vuoti di organico creati dai pensionamenti.

Motivazioni a parte, rimane un mistero il criterio scelto dall’Azienda per sopprimere proprio le corse mattutine della linea 5, che servono gli studenti della scuola media “Gaetano Martino” e quelli degli Istituti superiori, oltre che numerosi lavoratori.

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