CATANIA (ITALPRESS) – Non capita tutti i giorni di vedere i congiunti di pazienti, venuti purtroppo a mancare per gravi patologie, sbracciarsi per fare delle donazioni all’ospedale che li ha accuditi fino alla fine. In particolare, sono due le famiglie che stamattina hanno incontrato il direttore generale dell’Arnas Garibaldi di Catania, Fabrizio De Nicola, per consegnare nelle sue mani il prodotto della loro raccolta e dei loro sforzi.
I familiari di Andrea Angelo Faranda, un giovane paziente di trentanove anni scomparso qualche mese fa a causa di un tumore alla tiroide, hanno donato all’Endocrinologia del presidio di Nesima, diretta da Antonino Belfiore, ben tre frigoriferi per le stanze di degenza radio protetta, un computer e un mobiletto di sostegno. Mentre un’altra importante donazione, poi, è arrivata dalla famiglia del medico endocrinologo Salvatore Arena, deceduto nei mesi scorsi a causa del Covid-19, alla giovane età di quarantotto anni. Ricordato da tutti come medico e grande professionista dalle spiccate doti umane, aveva frequentato per molti anni l’Unità di Endocrinologia del Garibaldi-Nesima, per poi proseguire la propria carriera presso l’Ospedale Umberto Primo di Siracusa. Grazie alla generosità della famiglia sono stati consegnati al direttore generale dell’Arnas Garibaldi un ecografo, un microscopio e alcuni strumenti elettromedicali.
“Siamo davvero felici – dichiara De Nicola, a margine della consegna dei doni – di questo gesto, in quanto si tratta di un vero e proprio riconoscimento per gli sforzi compiuto dalle nostre strutture per la salvaguardia dei nostri pazienti”.
Alla consegna era presenta, Giuseppe Giammanco, direttore sanitario dell’Arnas Garibaldi, Lita Mangiagli, direttore medico di presidio, Salvatore Gullotta, dirigente medico di Presidio, e Gabriella Pellegriti, responsabile del centro di riferimento regionale per il carcinoma tiroide.
(ITALPRESS).

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