Fondachelli-Fantina è un comune sparso, situato fra i Peloritani e i Nebrodi nel territorio che fu della Signoria di Novara sin dal tempo degli Altavilla-Hohenstaufen e divenuto indipendente nel 1950 dal Comune di Novara di Sicilia.

Fantina e Fondachelli

Prende il nome da quelli che sono i suoi due insediamenti più grossi, Fantina e Fondachelli, ma ci sono molti altri villaggi più piccoli, probabilmente nati tutti come casali di Novara. Buona parte degli insediamenti si trovano sulla riva occidentale del fiume Patrì, l’antico Longano, che scorre in mezzo all’ampia vallata.

Un luogo incontaminato, pacifico, che non ha avuto quasi mai parte ai
movimenti della storia, in una valle che sembra trovarsi in un’altra dimensione
e fuori dal tempo. Nonostante le origini incerte dei villaggi, i loro abitanti
sono da sempre pieni di un’energia che li porta a realizzare piccoli e grandi
progetti con ottimi risultati.

Il musical

Mercoledì 2 Ottobre, giorno in
cui ivi si celebrano con solennità i Santi
Angeli Custodi
(patroni di Fondachelli), si è tenuto in serata presso il Centro Internazionale Le Miniere lo spettacolo musicale Giuseppe venduto dai fratelli, messo in
scena da un giovanissimo cast integralmente nativo di Fondachelli-Fantina.

Presente il vescovo

Hanno aperto la serata i saluti del responsabile del Centro, Angelo Catalano;
Le Miniere è un centro di cultura internazionale che si occupa di organizzare
varie attività per i giovani e per le famiglie. A seguire, hanno presentato lo
spettacolo Maria Lombardo, la regista, e padre Aphrodis Kaberuka, Parroco di
Fondachelli e di Fantina. Ha assistito allo spettacolo sua eccellenza Cesare di Pietro, Vescovo Ausiliare di
Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, la cui famiglia è originaria proprio di
Fondachelli.

La storia di Giuseppe

Il musical racconta la storia del
patriarca Giuseppe
, figlio più giovane di Giacobbe e il più amato dal
padre, che per invidia viene venduto agli schiavisti dai suoi fratelli
maggiori. Il giovane finisce in Egitto, dove, tramite una serie di travagliate vicissitudini
e grazie alla sua capacità d’interpretare i sogni, salva l’Egitto dalla
carestia e viene nominato Visir dal Faraone. Anni dopo, ritrova i fratelli
pentiti e li perdona. Una storia, come si evince, piena d’insegnamenti e di temi, sempre attuale.

In udienza dal papa?

Al termine della rappresentazione, monsignor Di Pietro si è complimentato
e ha esortato i giovani a sapere interpretare i propri sogni come Giuseppe e a
realizzarli. Talmente entusiasta è
rimasto il Vescovo
per l’ottima resa del musical – interpretato non da
professionisti, bensì da giovani ragazzi e ragazze – che ha manifestata la volontà di premiare la compagnia portandola in
udienza da sua santità papa Francesco
.

Finché c’è la giovinezza, c’è speranza e futuro, e la popolazione di Fondachelli e Fantina con questa lodevole iniziativa ha dimostrato d’averne.

Daniele Ferrara

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