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Il manto stradale ammalorato, la carenza di segnaletica e l’assenza di illuminazione. Un mix esplosivo che rende le strade giarresi, comprese quelle più periferiche, particolarmente pericolose, soprattutto nelle ore notturne. All’ingresso Sud della città, in via Codavolpe, teatro nei giorni scorsi di un altro grave sinistro stradale, permangono le criticità relativamente alla carenza di illuminazione, in particolare a ridosso degli incroci.

E se, finalmente, dopo anni di solleciti e accorati appelli in via Finocchiaro Aprile – ribattezzata come “la strada della morte” – è stata potenziata l’illuminazione, sul viale Sturzo appare invece necessario mitigare la velocità delle auto in transito, in particolare nel tratto compreso tra la borgata di Trepunti e Peri e a ridosso del nodo di via Pellico e via Settembrini, teatro di un grave incidente nel quale sono rimasti gravemente feriti due 17enni.

Criticità che interessano anche la via Ruggero Primo a Santa Maria la Strada dove, solo in parte, il problema della velocità sfrenata delle auto in transito è stata mitigata dai passaggi pedonali rialzati e dall’attivazione dei semafori pedonali. Provvedimenti che si rendono necessari anche nella zona di San Leonardello, sempre lungo la Statale, dove in alcuni tratti non vi sono marciapiedi, esponendo i pedoni al rischio di essere travolti dalle auto. 

L’installazione di dossi artificiali, la riduzione dei limiti di velocità e un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine possono contribuire a ridurre il rischio di incidenti. Nel contempo è fondamentale ripristinare il manto stradale, eliminando buche e avvallamenti che compromettono la tenuta dei veicoli.

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