Rischia di mettere in ginocchio l’edilizia e l’intero tessuto economico della cittadina jonica. La paralisi del portale “Urbix”, blocca di fatto ogni tipo di iter burocratico e causando un grave danno a professionisti, imprese e cittadini.
Le conseguenze di questa situazione si ripercuotono sull’intera economia locale, con un impatto negativo sull’occupazione e sulla creazione di ricchezza. La paralisi delle pratiche edilizie ostacola lo sviluppo urbanistico della città e la realizzazione di nuovi progetti.
Dal Comune si apprende che l’inattività della piattaforma è da collegarsi alla sospensione dell’abbonamento – per via di mancati pagamenti al servizio, circa 18 mesi di arretrato che ha determinato la risoluzione del contratto.
L’ente comunale, tuttavia, nei mesi scorsi, dopo avere partecipato ad un bando con fondi a valere sul Pnrr ha ottenuto anche le somme per un pacchetto di servizi tra cui una sorta di sistema operativo con le medesime funzioni di “Urbix”, dotato oltretutto di maggiori certificazioni che è stato messo a disposizione dell’area tecnica comunale.
L’avvio della nuova piattaforma informatica sarebbe stato ostacolato da non meglio precisate incomprensioni tra i vari dipartimenti del Comune. La Ragioneria ribadisce che il nuovo software risulta essere più innovativo e, pertanto, il rinnovo del contratto per il portale Urbix, rappresenterebbe per l’ente comunale un potenziale danno erariale. Resta intesa la necessità di dipanare al più presto questa intricata matassa burocratica, mettendo fine al pesante disservizio.