Lo stallo politico a Giarre prosegue, con ripercussioni sulla gestione quotidiana della città. Da oltre due mesi, la maggioranza che sostiene il sindaco Leo Cantarella mostra segni di fragilità, mettendo a rischio l’approvazione di importanti atti finanziari necessari per il risanamento dell’ente, appena uscito dal dissesto.
I consiglieri di maggioranza esprimono crescenti criticità nei confronti dell’amministrazione, individuando nel sindaco il principale responsabile di diverse problematiche. Tra queste, le condizioni precarie del cimitero di Trepunti e l’emergenza idrica causata da guasti alle pompe e dall’abbassamento della falda acquifera.
Le consultazioni per cercare una soluzione alla crisi sono in corso, ma procedono a rilento. Il sindaco Cantarella ha fissato al 15 ottobre prossimo la data entro cui si attendono sviluppi concreti e sta valutando l’ipotesi di un rimpasto di giunta. In particolare, Cantarella vorrebbe approfittare della possibile approvazione di una norma regionale che consentirebbe ai Comuni di nominare un sesto assessore.
Questa opportunità potrebbe permettere al sindaco di sostituire due assessori e di rafforzare la sua maggioranza. Stando alle indiscrezioni che filtrano a saltare in Giunta dovrebbe essere quasi certamente Giusi Savoca. Al suo posto dovrebbe figurare il neo assessore di riferimento del duo Salvo Cavallaro e Salvatore Cantarella.
I nomi in lizza sarebbero due: Alfio Cardillo, segretario cittadino del Pd e Irene Leotta, figura di spicco della Cgil giarrese. Cardillo ha però seccamente respinto tale ipotesi: “Non sono assolutamente in lizza per diventare assessore, smentisco categoricamente”.
Il sindaco starebbe poi ragionando sull’eventualità del sesto assessore puntando su un nome a sorpresa. Tutto dipenderà anche dalle nuove alchimie politiche. Compresa la possibilità di allargare la maggioranza coinvolgendo i consiglieri di opposizione Leo Patanè e Alfio Tomarchio. Benchè non vi siano state intese la disponibilità a trovare un accordo sarebbe alla portata di Cantarella.
Ma non è tutto. Resta da sciogliere anche il nodo Tania Spitaleri. Il suo doppio incarico di assessore e consigliere è ormai diventato politicamente ingombrante. Anche in questo caso il sindaco intenderebbe avvalersi della norma regionale in discussione all’Ars sui cosiddetti consiglieri supplenti.
Tuttavia, il successo dell’intera operazione dipenderà dalla capacità del sindaco Cantarella di costruire una maggioranza coesa e di affrontare le numerose sfide che attendono la città.