Un’ombra si allunga sulle fragili finanze del Comune di Giarre che, appena uscito dal dissesto, prova a rimettersi in carreggiata. Il consigliere di opposizione Carmelo Strazzeri nell’ultima seduta del consiglio ha lanciato l’allarme su un potenziale danno erariale di proporzioni significative: circa 2,5 milioni di euro che l’ente non avrebbe incassato dalla società metanifera che distribuisce il gas sul territorio.

Secondo la ricostruzione del consigliere Strazzeri, la società metanifera riconosce al Comune un canone annuo di 500 mila euro per la concessione delle tubature di proprietà comunale. Tuttavia, dall’analisi del rendiconto 2023, emersa durante una seduta della III commissione Bilancio e finanze, risulterebbe che il Comune non abbia emesso alcuna fattura per le somme dovute dalla società che utilizza i sottoservizi comunali.

Il timore più grande, evidenziato in aula da Strazzeri, è che sia ormai decorso il termine quinquennale previsto dalla legge per la riscossione di alcune annualità. Questo, secondo il consigliere, presidente della III Commissione Finanze, significherebbe che le somme relative agli anni precedenti potrebbero andare irrimediabilmente perdute, con un disavanzo di circa 500 mila euro per ogni anno prescritto.

Strazzeri ha presentato un’interrogazione in Consiglio chiedendo di “conoscere i nomi dei soggetti incaricati di questa specifica attività e le ragioni che hanno portato alla mancata emissione delle fatture, con le conseguenti gravi ripercussioni economiche per l’ente”.

Strazzeri ha espresso forte indignazione per l’accaduto: “È paradossale che la società sia disposta a pagare quanto dovuto ma, a quanto pare, non c’è nessuno addetto disponibile a redigere la fattura e incassare il dovuto. Continua a trascorrere il tempo e forse è già troppo tardi. Tutto ciò è inaccettabile. Si perdono soldi rischiando di vanificare i sacrifici dopo l’uscita dal dissesto”.

Il sindaco Cantarella, interpellato sulla vicenda, ha ammesso l’esistenza del problema, mostrando il proprio imbarazzo misto a disappunto (non è facile accettare certi attacchi specie quando arrivano da Macchia): “Di questi mancati introiti abbiamo avuto contezza lo scorso ottobre, stiamo comunque provvedendo a recuperare queste somme”. La stizzita replica di Strazzeri non si è fatta attendere, con toni ancora più critici: “Ottobre? E perché sono trascorsi altri 6 mesi?”.

La vicenda è destinata a lasciare il segno. La nuova stagione dei veleni e del fuoco amico della maggioranza – a giudicare dai toni dell’ultima assise consiliare – è partita. Molte le scarpe piene di sassolini…

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