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Il malfunzionamento della pompa di sollevamento del pozzo comunale Bosco di Sant’Alfio, combinato con un preoccupante abbassamento della falda acquifera, provoca già da svariati giorni una grave carenza idrica in diverse zone della città.

La pompa, aspirando aria anziché acqua a causa dell’abbassamento della falda di circa 5 metri, si è bloccata, causando una perdita di oltre 25 litri al secondo. A questa perdita si aggiunge quella di ulteriori 15 litri al secondo dovuta all’indisponibilità di un fornitore esterno.

La riduzione drastica dell’approvvigionamento idrico sta causando disagi significativi, in particolare nel centro storico e nei rioni popolari ad alta densità abitativa.

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Leo Cantarella, si sta adoperando per risolvere al più presto l’emergenza. Sono in corso diverse azioni. Una ditta specializzata sta tentando di collocare le pompe a una profondità maggiore per intercettare i flussi idrici della falda sprofondata. Nel contempo si sta valutando la possibilità di realizzare un terzo foro nel pozzo San Paolo di Macchia per aumentare la portata idrica.

Sul fronte operativo sono stati realizzati dei by-pass per migliorare la distribuzione dell’acqua in alcune zone particolarmente colpite, come corso delle Province e viale Don Minzoni. Un anello di rinforzo per aumentare la pressione idrica è stato attivato tra via Ungaretti e corso delle Province. Attivato anche un riduttore della pressione che seziona la parte alta da quella bassa di via Settembrini

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