Nuova udienza del processo che si celebra dinanzi la corte d’assise di Catania sul femminicidio di Catena Debora Pagano, la 31enne di Letojanni uccisa l’8 luglio 2022 a Macchia di Giarre. Ad uccidere la giovane donna – secondo la tesi della Procura – sarebbe stato il compagno, il 40enne giarrese Leonardo Fresta che, nell’immediatezza dei fatti, ha riferito di aver soccorso la moglie esanime in casa. Le indagini condotte dai carabinieri hanno poi portato al suo arresto per omicidio. 

La vittima sarebbe stata colpita su varie parti del corpo ed è stata poi annegata all’interno della vasca da bagno fino a determinarne “l’asfissia meccanica”. Al centro della nuova udienza, in Corte d’Assise, l’insediamento del collegio peritale medico, attesa la diversità tra le consulenze dai periti delle parti, in particolare un medico legale con specializzazione in patologia forense, un anatomo patologo specializzato in istopatologia forense, un radiologo, un medico anatomopatologo e un tossicologo.

Complessivamente10 super esperti, tra quelli nominati dalla Procura, dal Tribunale e dal difensore dell’imputato che dovranno accertare la causa del decesso di Catena Debora Pagano, alla luce dei dati emersi dall’esame autoptico (lesioni e risultati di laboratorio) e, in particolare, se la stessa sia ascrivibile e ad asfissia meccanica (violenta) per annegamento ovvero ad intossicazione acuta da sostanze stupefacenti o ad altra causa. I periti dovranno riferire su ogni ulteriore circostanza utile ai fini di giustizia”.

Le operazioni peritali avranno inizio il 30 settembre e gli esiti  dovranno essere depositati al Tribunale entro 90 giorni. Nella medesima udienza la Corte d’Assise, accogliendo la richiesta dei Pm Scavone e Platania, aveva programmato anche l’escussione del 49enne giarrese Antonino Pistorio, che, secondo l’accusa, avrebbe svolto un ruolo di secondo piano nell’omicidio, che, però, si è avvalso della facoltà di non rispondere. 

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