C’’è particolare fermento nella politica comunale giarrese, nel pieno della crisi amministrativa. Mentre il sindaco Cantarella continua a sondare gli umori e condurre segretamente qualche accordo sottobanco, pezzi della maggioranza, evidentemente spinti dalla necessità di uscire dall’impasse e comunque di rivedere l’asset all’interno del Consiglio comunale, hanno preparato un documento da trasmettere al sindaco Cantarella con cui – si apprende da fonti qualificate – chiederebbero di interloquire con il primo cittadino, nominando quale referente il consigliere Antonio Camarda. Una sorta di testa di ponte. 

Camarda rappresenterebbe il nucleo maggiormente ostile al sindaco formato dai consiglieri Raffaele Musumeci, Gabriele Di Grazia, Alfio Bonaventura, Santo Primavera (che però ha declinato l’invito di firmare il documento), Antonio Camarda e Giovanni Barbagallo. 

Camarda, a nome del gruppo di sei intenderebbe chiarire con il sindaco i motivi politici che hanno portato la ad approvare il Pef (il Piano Economico Finanziario) e l’aumento (+7%) delle tariffe Tari per l’anno 2024, in quella seduta in cui 6 consiglieri di maggioranza si sono detti favorevoli mentre 4 sono stati gli astenuti sui 10 consiglieri presenti in aula.

Il documento che, in queste ore sta girando di mano in mano per la firma, sarebbe solo il pretesto per affrontare la questione Tari, risalire alle reali motivazioni della crisi politica, al netto delle dimissioni non ancora formalizzate – ma fortemente auspicate – del consulente legale del sindaco, Orazio Scuderi.  A tal proposito non mancano i distinguo di qualche consigliere di maggioranza rispetto alla necessità incontrovertibile delle dimissioni di Scuderi. 

Dal canto suo il sindaco Leo Cantarella, interpellato sul documento, afferma di “non conoscere tali dinamiche interne. Lo apprendo dalla stampa. Per ora nessuno si è presentato nel mio ufficio. Certo è che se Camarda è stato scelto quale referente di questo gruppo, non posso che compiacermene. Per quanto mi riguarda, è mia ferma intenzione uscire al più presto dall’impasse, tuttavia seguendo precise regole.  In ogni caso ormai nulla più mi stupisce …”

I prossimi giorni saranno decisivi per capire se sarà possibile trovare una soluzione alla crisi. L’incontro tra il sindaco e i sei consiglieri potrebbe rappresentare un punto di svolta (?), ma molto dipenderà dalla volontà delle parti di trovare un terreno comune.

Mario Previtera         

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