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Il Consiglio comunale di Giarre, dopo una seduta straordinaria e urgente tenutasi sabato sera, ha approvato il Piano Economico Finanziario (Pef) per il 2024, che include un aumento del 7% delle tariffe Tari.

La seduta, caratterizzata da forti tensioni all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Cantarella, si è conclusa con l’approvazione della delibera da parte di 6 consiglieri di maggioranza e l’astensione di 4 (i tre consiglieri dell’opposizione e di Vincenzo Silvestro, della maggioranza).

Come ha spiegato in aula l’assessore all’Ambiente Giuseppe Cavallaro, l’aumento delle tariffe Tari è stato giustificato dall’aumento dei costi del servizio, dovuto a due fattori principali: l‘adeguamento dei prezzi contrattuali con l’impresa che gestisce il servizio di raccolta rifiuti; l’aumento esponenziale dei costi per lo smaltimento in discarica della frazione umida dei rifiuti.

Le proposte alternative

L’assessore all’Ambiente, Giuseppe Cavallaro, ha sollecitato la maggioranza a non approvare l’aumento, evidenziando la possibilità di coprire i costi aggiuntivi con fondi regionali e premialità per la raccolta differenziata. Un appello caduto nel vuoto. Mentre diversi consiglieri della maggioranza hanno mostrato le proprie lacerazioni interne, con atteggiamenti a tratti anche riluttanti. Respinta – anche dalla stessa maggioranza – la pregiudiziale del consigliere di maggioranza Vincenzo Silvestro che aveva evidenziato un difetto di notifica della pec sulla convocazione del Consiglio comunale in danno del consigliere e assessore Tania Spitaleri. Secondo Silvestro tale difetto di notifica rischia di  invalidare la seduta consiliare.

La minoranza, guidata dal consigliere Leo Patanè, ha presentato una mozione incidente che proponeva di destinare i fondi regionali previsti (circa 730mila euro) a compensare l’aumento del Pef e mantenere invariate le tariffe Tari per il 2024.

La mozione è stata accolta dalla maggioranza con alcune modifiche: le somme derivanti dalla Regione saranno comunque destinate all’abbassamento della Tari. Mentre se i fondi regionali saranno superiori a quanto previsto nel decreto, la differenza verrà utilizzata per un ulteriore abbassamento delle tariffe.

Rimangono comunque le perplessità di alcuni consiglieri di maggioranza sulla legittimità della seduta consiliare, a causa del presunto difetto di notifica della convocazione. Un passaggio non da sottovalutare e che potrebbe avere dei risvolti politici.

Il commento del consigliere di opposizione Leo Patanè:

“Non possiamo chiedere sacrifici ai cittadini , illudendoli che con il miglioramento della raccolta differenziata dovrebbe aversi una riduzione dei costi, mentre nella realtà si chiedono aumenti delle bollette . I Cittadini non possono sentirsi incentivati a fare la differenziata se, nonostante la percentuale
raggiunta e vantata dall’Amministrazione pari a circa Il 60 % , viene paradossalmente aumentata la bolletta Tari del 7 %. Continuando ad aumentare la Tari, i cittadini penseranno che sia inutile sforzarsi a fare la differenziata se poi comunque la bolletta diventa sempre più salata”.

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