Permane il silenzio assordante sulle sorti della storica chiesa del Convento di Giarre. Nonostante i fondi siano stati stanziati e il progetto sia in fase di definizione, l’iter procedurale stenta a decollare. Il sindaco Leo Cantarella e l’arciprete del Duomo, Nino Russo, sinergicamente, ognuno con le proprie competenze, si sono battuti in questi anni per la rinascita dell’edificio sacro di via Lisi.
Come noto il Fondo Edifici di Culto (Fec) del Ministero dell’Interno per il restauro e la messa in sicurezza della chiesa, costruita alla fine del 600 (conserva le antiche cripte all’interno delle quali venivano inumati, imbalsamati e conservati i defunti) ha stanziato 1 milione e 100 mila euro. Lo studio di progettazione è stato bandito nell’ottobre 2023 e l’appalto dei lavori sarebbe stato definito solo dopo avere acquisito il progetto definitivo dalla Soprintendenza.
Come si ricorderà, in previsione dei cantieri, lo scorso novembre, una squadra di tecnici specializzati ha effettuato un sopralluogo approfondito all’interno dell’edificio sacro, dando il via alle operazioni di monitoraggio diagnostico. Verifiche propedeutiche agli interventi di restauro e comunque utili alla progettazione e che hanno lo scopo di raccogliere dati dettagliati sulle condizioni strutturali della chiesa, consentendo così ai progettisti di elaborare l’intervento di restauro mirato ed efficace.
I tecnici attraverso le verifiche eseguite, hanno analizzato ogni parte dell’edificio, dalla copertura alla muratura interna, utilizzando strumenti specifici e procedendo anche a campionamenti dei materiali. Come detto, di lavori, neppure l’ombra. Il parroco del Duomo Nino Russo approfittando di una recente visita istituzionale del prefetto Maria Carmela Librizzi a Giarre, ha rappresentato la necessità di accelerare l’iter per l’avvio degli agognati lavori.