Un’ampia partecipazione ha caratterizzato il primo Forum per la democrazia partecipativa dal titolo “Giarre città europea 2030”, in corso di svolgimento negli spazi dell’Etna Social Lab (ex Acquario del Mediterraneo).
L’evento, organizzato da Rigenerazione Giarre, ha rappresentato un’importante occasione per la cittadinanza di Giarre per confrontarsi e avanzare proposte concrete per il futuro della città, in linea con gli obiettivi dell’Agenda europea 2030.
Al centro del dibattito, il ruolo del Mediterraneo e il suo potenziale per lo sviluppo di Giarre. Il primo focus del Forum, intitolato “L’ombelico del mondo – Il ruolo del Mediterraneo”, ha visto la partecipazione del prof. Salvo Andò, presidente dell’Osservatorio Internazionale sui Diritti Umani nel Mediterraneo. Andò ha sottolineato l’importanza di considerare l’Africa come un partner fondamentale per il futuro del Mediterraneo, evidenziando il suo crescente dinamismo economico e culturale. Andò si è soffermato anche sul ruolo del continente Africa che – ha osservato – occorre considerare come un partner necessario. L’Africa crescerà molto, c’è un grande fermento, iniziative molteplici che si stanno sviluppando in tutti i settori: è nata una industria del cinema e delle attività musicali. Ci sono processi di acculturazione di massa molto importanti e significativi. C’è oggettivamente un grande risveglio, ritengo che, in sostanza l’Africa sarà certamente il continente di questo secolo”. Particolarmente seguito anche il focus dal titolo Modelli di sviluppo – città in trasformazione, che ha visto la partecipazione dell’on. Fabio Venezia, già Sindaco di Troina che si è soffermato sul valore della democrazia partecipativa che – ha detto – rappresenta un modello di democrazia che va oltre il semplice esercizio del voto, incoraggiando i cittadini a ricoprire un ruolo attivo e continuo nel processo decisionale. Si distingue dalla democrazia rappresentativa, dove i cittadini delegano il loro potere a rappresentanti eletti, assumendo un ruolo più passivo nella vita politica. Interessante anche l’intervento del presidente di officine culturali, Ciccio Mannino che si è soffermato sull’impresa creativa.
Numerosi i tavoli tematici che hanno animato la prima fase del Forum, affrontando questioni strategiche per il futuro di Giarre. Tra i temi discussi, il verde pubblico, i parchi, l’ambiente, gli spazi aggregativi, l’associazionismo, lo sport, il patrimonio naturale, il commercio, l’artigianato, la logistica, le nuove filiere, la zona industriale e gli attrattori economici da attivare sul territorio. Importante anche il coinvolgimento di alcuni sindaci dell’area catanese, tra cui Ignazio Puglisi, Alfio Cosentino e Marco Rubino, Alfio La Spina e svariati professionisti: l’avv.Rudy Grasso, l’ing.Pina Leonardi, l’ing.Cettino Bellia, l’avv.Carmelo Assennato, con interessanti e proficui confronti in cui sono stati affrontati i temi della pianificazione territoriale, del marketing territoriale e del territorio interconnesso.
L’idea del Forum, nata da Melania Nucifora, Dario Li Mura, Giovanni Patanè e Andrea Maccarrone, ha avuto un riscontro molto positivo da parte della cittadinanza. I promotori dell’evento hanno espresso grande soddisfazione per la partecipazione e l’impegno dimostrato dai cittadini, sottolineando l’importanza di questo primo passo per costruire una Giarre più europea, sostenibile e inclusiva.
Il Forum “Giarre città europea 2030” rappresenta un punto di partenza importante per la rigenerazione della città. Le proposte e le idee emerse durante le due giornate di lavoro saranno successivamente raccolte e vagliate da Rigenerazione Giarre, che proseguirà il suo impegno per coinvolgere la cittadinanza e costruire un futuro migliore per Giarre.