La decisione del Partito democratico giarrese di chiedere un’interrogazione parlamentare in relazione all’istruttoria avviata dall’ufficio ispettivo degli Enti locali (in seguito all’esposto presentato alla prefettura da Dario Li Mura) ha ulteriormente innalzato la tensione politica.
Imbarazzo e stupore, in particolare, all’interno della maggioranza tra le forze progressiste che supportano l’azione amministrativa del sindaco Cantarella. Si citano i consiglieri Tania Spitaleri, Salvatore Cantarella e il neo assessore Irene Leotta, in quota Cgil. Il tutto alla vigilia della votazione di alcuni importanti atti finanziari: il Consuntivo 2023 e il previsionale 2024.
La nota a firma del segretario cittadino Alfio Cardillo – fa sapere il sindaco di Giarre, Cantarella, che non ha nascosto il proprio imbarazzo – ha suscitato non poca sorpresa anche all’interno dello stesso partito progressista, dove alcuni esponenti a lui vicini, interpellati, hanno ammesso di essere rimasti spiazzati dalle affermazioni del segretario Cardillo. La domanda sorge, a questo punto spontanea: quante correnti del Pd ci sono a Giarre? E la più integralista nella formazione progressista, Tania Spitaleri, con in tasca una tessera del Pd, come si pone?