Da oggi lunedì, in modo scaglionato, le scuole cittadine ripartiranno con le attività didattiche. Stamane alle 8.30 il sindaco Leo Cantarella – alla presenza della dirigente scolastica Rossana Maletta – augurerà buon scolastico agli studenti della scuola media Macherione di viale Don Minzoni.

La ripresa delle attività scolastiche   porta con sé un problema annoso: l’intensificarsi del traffico veicolare. In particolare nelle ore di punta, mettendo a dura prova la viabilità e creando disagi per studenti, genitori e pendolari. Il trasporto scolastico, in particolare, rappresenta una delle principali cause dell’aumento del traffico nelle ore di punta.

Autobus, scuolabus e vetture private si intrecciano sulle strade cittadine, creando congestione e rallentamenti. A Giarre, il corso Europa, dove si concentrano diverse scuole superiori, è uno dei punti più critici. L’assenza di pensiline ai terminal bus costringe gli studenti ad ammassarsi sui marciapiedi, creando assembramenti e occupando parte della carreggiata a ridosso del parco comunale Jungo. Analogo il copione in corso Sicilia (zona poliambulatorio ex Inam) e lungo il viale Mediterraneo a Macchia, dove il passaggio di mezzi pesanti, nonostante il divieto di transito, puntualmente ignorato, aggrava ulteriormente la situazione.

Il trasporto pubblico scolastico, nonostante i numerosi bus in servizio, tuttavia fatica a far fronte alla domanda, soprattutto nelle zone periferiche come il rione Jungo, non servito dalle linee urbane.

E oggi, lunedì, si prevedono pesanti disagi all’ingresso Nord della città. Da giorni un cantiere in via Ruggero I sta mettendo a dura prova la pazienza di centinaia di automobilisti costretti a lunghe e snervanti file in via Finocchiaro Aprile e nel tratto terminale di corso Messina. Con la ripresa delle attività didattiche e la messa su strada di scuolabus e autobus è facile immaginare la paralisi in uno dei punti maggiormente nevralgici della città. A Santa Maria la Strada, infatti, confluisce tutto il traffico di veicoli provenienti dai paesi dell’area jonica etnea. 

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